22 Agosto 2021

Superbike: Alvaro Bautista aspetta la Ducati e continua a cadere

Superbike incrocio di destini: Redding vince con Ducati ma andrà sull'acerba BMW. Bautista continua a cadere con la Honda e tornerà sulla Rossa: ma sarà lo stesso del 2019?

Superbike, Alvaro Bautista

Il piloti 2022 ha trasformato la Superbike in un gioco di specchi. Scott Redding ha riportato la Ducati sulla rotta Mondiale, ma l’anno prossimo sarà sulla BMW che in gara 1 ha incassato 20 secondi con Tom Sykes solo sesto. La Panigale vincente invece tornerà nelle mani di Alvaro Bautista che non vede ora che l’incubo Honda finisca. L’amore fra lo spagnolo e la Fireblade è durato il tempo della firma del biennale milionario, poi solo delusioni. In un anno mezzo Bautista è finito sul podio solo in un’occasione (Aragon ’20), questa stagione doveva segnare la svolta invece sta andando tutto a rotoli. Quella di ieri è stata la settima caduta, fra prove e gare. Alvaro è soltanto undicesimo nel Mondiale, con appena 84 punti totalizzati. L’epoca dei sedici trionfi (e 24 podi) con la Ducati 2019 sembra preistoria.

Bautista frastornato 

Forse la nuova Honda introdotta ad inizio 2020 non nata benissimo, ma un disastro così era impossibile prevederlo. Il rientro diretto in Superbike di HRC, quello che una volta era considerato il reparto corse più potente del mondo, finora è stato un fallimento totale. La struttura Superbike ha sede a Barcellona, accanto alla MotoGP: il vertice direttivo dei due programmi è comune. L’arrivo sul ponte di comando  di Leon Camier, ex pilota, non ha portato alcun beneficio. Anzi Bautista e Leon Haslam sembrano più allo sbando di un anno fa. Tutto dire. Entrambi sono dati in partenza, quindi oltre ai problemi tecnici Honda HRC avrà anche il difficile compito di ricostruire da zero la squadra. Bautista non ha di questi problemi: la Ducati lo riabbraccia assicurandogli un team di prim’ordine e soprattutto una Panigale V4R che in gara 1 ha sverniciato la Kawasaki in pieno rettilineo, come fosse ferma.

Alvaro sarà sempre lui?

Tanti appassionati Ducati si stanno chiedendo se “Bautista 2 Il Ritorno” sarà un film a lieto fine. Lo spagnolo nel 2022 avrà 37 anni: sarà motivato abbastanza per provare a riportare la Rossa sul tetto mondiale? Il dubbio viene perchè Alvaro, oggi sulla Honda come ieri sulla Ducati, non ha senso del limite. Okay, la CBR-RR non è competitiva. Ma volare così spesso in terra non è inquietante. “Stavo provando a recuperare, volevo prendere il mio ritmo” ha raccontato Bautista dopo l’incidente. “Alla curva 12 ho perso il controllo, dopo aver rischiato nello stesso giro altre volte di volare via. Non ho fatto niente di diverso dal solito. Abbiamo controllato i dati, ma non c’era niente di anomalo. Forse la pista era diventata scivolosa.” Era appena l’ottavo dei 23 giri in programma, Bautista era undicesimo.  Con la Panigale tornerà lo stesso pilota di due anni fa?

Molto più che un massaggio

Foto: Instragram

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