9 Agosto 2022

Petrucci tra Mondiale Superbike e MotoAmerica, Vergani: “Decide Ducati”

Il manager Alberto Vergani parla del futuro dei suoi piloti, in particolare Petrucci e Bassani: entrambi sono candidati al team ufficiale Ducati Superbike.

Danilo Petrucci, Superbike

Sulla griglia del Mondiale Superbike 2023 ci sono un po’ di selle ancora da assegnare e tra queste ce n’è anche una nel team Aruba Ducati. Se Alvaro Bautista si è meritato il rinnovo del contratto a suon di ottimi risultati, invece Michael Ruben Rinaldi è in scadenza e deve guadagnarsi la conferma. Il suo posto fa gola a più piloti.

Il rendimento del 26enne riminese è stato un po’ al di sotto delle aspettative quest’anno, pertanto la sua conferma è considerata in bilico. Aveva iniziato bene il campionato con tre quarti posti ad Aragon, poi Assen ed Estoril sono stati round deludenti. A Misano c’è stato il riscatto, con i podi di Gara 1 e Gara 2. A Donington e a Most è andata discretamente. In Repubblica Ceca rimane il rimpianto della seconda manche, nella quale si è steso mentre era in lotta per le posizioni più importanti.

Rinaldi gode ancora della fiducia del team Aruba Ducati, però è importante che alla ripresa del WorldSBK metta insieme dei risultati importanti e si dimostri costante. È l’unico modo per non rischiare di cambiare squadra nel 2023.

Superbike, quale futuro per Petrucci e Bassani? Risponde Vergani

Tra i candidati per il posto occupato oggi da Rinaldi ci sono Danilo Petrucci e Axel Bassani, che condividono lo stesso manager: Alberto Vergani.

Partiamo da Petrucci. Come giudichi la sua esperienza nel MotoAmerica Superbike?

Questa opzione era nata ancora prima della Dakar e l’obiettivo è quello di vincere il campionato. Ha fatto un passo indietro per poi farne due avanti, ovvero entrare nel Mondiale Superbike con il team ufficiale Ducati. Questo è il desiderio, poi vedremo se troveremo le quadrature. Ora è in testa alla classifica con non poche fatiche. La moto è un po’ penalizzata dal fatto che ci siano piste piccole, con allunghi che non sono quelli che consentono di esprimere il potenziale del motore. Sta lottando, ha una squadra che sta crescendo con lui e si spera che vada meglio possibile. La sua vittoria farebbe bene al MotoAmerica e anche a Ducati stessa, dato che il mercato americano è molto importante“.

Il sogno è il Mondiale Superbike con il team ufficiale Ducati, ma c’è anche l’ipotesi di restare nel MotoAmerica?

O si rimane in America a condizioni diverse oppure si va nel Mondiale Superbike se è possibile. Con Ducati c’è un rapporto stretto. Danilo è molto stimato da Domenicali, Dall’Igna e Ciabatti“.

In caso di passaggio nel WorldSBK lo immagini subito in grado di lottare con i migliori della categoria per vincere?

Danilo è un pilota forte, generoso e con un’esperienza importante. La stagione nel MotoAmerica lo ha avvicinato di più al Mondiale Superbike rispetto a prima. Quando ha provato la moto con le Pirelli, seppur con il setup di Bautista, ha visto subito la differenza e lo si è notato anche dai tempi. Ha vinto due gare in MotoGP, ad esempio Joan Mir ne ha vinta solo una nonostante sia diventato campione. Al Mugello ha battuto il Marquez vero. A volte mi sembra un po’ sottostimato. Anche quello che ha fatto alla Dakar è straordinario, si è stupito lui stesso dei risultati. Tra l’altro mi dicevano di non farlo andare…“.

È possibile vederlo nel Mondiale Superbike come wild card nel 2022? Si era ipotizzata la sua presenza a Portimao, dove ci sarà Gagne, suo rivale negli USA.

Se n’era parlato, poi la cosa è rimasta sospesa. Credo più no che sì, anche se alla fine le idee possono sempre cambiare. Sarebbe bello, anche perché ci sarebbe di nuovo la sfida tra lui e Gagne. Non dipende da noi“.

Qual è invece la situazione di Bassani?

Intanto devo dire che ho trovato un ragazzo davvero capace e forte anche mentalmente, considerata l’età è davvero tanta roba. Mi è piaciuto molto. Quello che sta facendo è decisamente positivo, poi deciderà Ducati. Ci sono stati apprezzamenti da parte di Yamaha e Kawasaki, ma nessuna offerta. In questa fase è tutto aperto, ma l’idea è di mantenere continuità con quella moto ed eventualmente con quella squadra. Lui piace a Ducati, è apprezzato da Domenicali e Dall’Igna“.

Ti stai occupando anche di Caricasulo, come commenti la sua stagione?

Con Federico abbiamo trovato in maniera last minute una stupenda operazione con Genesio Bevilacqua. Sta andando abbastanza bene, c’è stata anche qualche sfortuna ed è chiaro che bisogna lavorare ancora. L’idea per il futuro è quella di continuare con il team Althea. Quando trovi la quadra con una moto, poi devi consolidare. Mi piacerebbe se Genesio tornasse a fare la Superbike e si portasse Caricasulo, questo sarebbe un sogno“.

Tra i tuoi piloti c’è pure Savadori. Che piani ci sono per lui?

Lorenzo è un ragazzo fantastico, fa il collaudatore ma gli piacerebbe fare il pilota. Sperava di avere spazio nel team satellite, però deve essere contento lo stesso perché dietro ad Aprilia che vince c’è anche il suo lavoro. Sicuramente avrà la possibilità di fare qualche wild card o il sostituto se un altro pilota dovesse mancare. Non abbiamo ancora rinnovato, ma ne stiamo discutendo“.

In passato ti sei occupato anche di Bastianini, ti aspettavi che diventasse protagonista in MotoGP?

L’avevo seguito quando abbiamo fatto l’accordo con Gresini in Moto3. Che fosse un talento si è visto subito, poi si era un po’ perso quando aveva deciso di trasferirsi nel team di Alzamora. Poteva arrivare in Moto2 prima. I tecnici dicevano che con moto più potenti sarebbe stato maggiormente performante. Non sono stupito di dov’è arrivato. Se è ben concentrato, è molto forte. Per me sarà lui il pilota ufficiale Ducati MotoGP, lo vedo più pronto di Martin e si merita il posto“.

Foto: Instragram/Brian Nelson

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