24 Novembre 2022

Lorenzo Baldassarri “Volevo mollare, ora sono nel Mondiale Superbike”

Lorenzo Baldassarri si racconta a Corsedimoto. Ha il diploma di liceo scientifico, nel '23 lo attende l'università WorldSBK

Lorenzo Baldassarri, Supersport

Lorenzo Baldassarri è l’immagine della felicità. E’ appena tornato dall’Australia, parla della stagione appena conclusa e si illumina. Il pilota marchigiano nel paddock del Mondiale Superbike ha ritrovato le vittorie ma soprattutto il sorriso, l’entusiasmo la gioia come racconta a Corsedimoto.

Quest’anno, alla sua prima stagione nel WSSP Lorenzo Baldassarri si è laureato Vice-Campione del Mondo con 16 podi, con quattro vittorie. E’ stato così promosso nel Mondiale Superbike 2023 con GMT94 Yamaha.

Lorenzo Baldassarri, qual è stato il momento più bello?

“Sicuramente la prima vittoria, Aragon in gara1. Sono arrivato ed ho subito vinto poi con il salvataggio all’ultimo giro è stato davvero bellissimo. In gara-2 mi ha fregato Dominique all’ultimo giro ma ero ancora un po’ bloccato per quello che mi era successo il giorno prima. E’ stato molto emozionante anche correre a Misano, la mia prima gara di casa con la Supersport, anche mi è sfuggita la vittoria in entrambe le gare”.

Il momento più brutto?

“Direi gara-2 a Magny Cours perché dopo la doppietta a Most avevo riaperto il campionato e se avessi centrato un’altra doppietta avrei potuto dare un segnale forte. Purtroppo sono scivolato, è stato un giorno del cavolo che ha segnato negativamente la stagione. Non ho dei bei ricordi neppure dell’Argentina quando ho fatto nono e terzo per noie al cambio”.

Che voto dai alla tua stagione?

“Un bel nove. Io pretendo sempre il massimo da me stesso ed in altre situazioni mai sarei dato un sette e mezzo ma considerando che arrivavo da un anno disastroso e la mia situazione psicologica di fino 2021 il nove ci si sta tutto. Io ero al mio primo anno in Supersport, all’esordio con il team, con la moto: era tutto nuovo per me ed ho lottato per il titolo”.

Come ti è sembrato il WSSP?

Alcuni persano che la Supersport sia facile ma il livello è altissimo con Dominique che è un pilota veramente molto forte ed era difficilissimo batterlo e competere con lui. Il WSSP è un gran campionato e merita il massimo rispetto

In Supersport sei rinato?

Questa stagione mi ha ridato carica, fiducia e quell’amore per il motorsport che stava un po’ svanendo. Sono rinato e non solo come pilota. Sono tornato a credere in me stesso anche fuori dalla pista. Nel 2022 sono tornato a studiare, ho dato l’esame di maturità e mi sono diplomato al Liceo Scientifico ed è una cosa importante per me a livello personale e come uomo”.

Avevi pensato di mollare tutto un anno fa?

“Sì, a fine 2021 avevo pensato di smettere e non lo nego. Volevo mettere un po’ in discussione un po’ tutto poi sono andato ad EvanBros e mi sono trovato subito molto bene, mi hanno dato fiducia fin da subito così come ha fatto Yamaha. Ho iniziato questo percorso con Yamaha ed ora andiamo avanti: credono in me e vogliono portami avanti e mi fa molto piacere”.

Pensi ancora al Motomondiale?

Il Mondiale Superbike sta crescendo molto, è bello spettacolare e ci sto benissimo. Non è un campionato dei pensionati della MotoGP ma ci sono anche piloti giovani, forti, che possono fare bene anche in futuro. Se dovessi anche restare tutta la vita in Superbike non mi dispiacerebbe assolutamente e cercherò di ottenere i massimi risultati. Se poi un giorno mi dovessero chiamare dalla MotoGP ben venga perché è sempre stato il mio sogno ma non ci penso”.

Come è sembrato l’ambiente, il paddock, della Superbike?

“Mi piace molto, c’è più umanità tra i piloti. E’ un campionato estremamente professionale, sono tutti concentrati e non è che si cazzeggi però i piloti sono più umili, rimangono tutti più con i piedi per terra, anche i big. E’ migliore a livello di rapporti personali. Anche l’ultimo arrivato può fermarsi a chiacchierare con i big della Superbike. Sotto l’aspetto psicologico, umano, è molto bello e sono davvero felice”.

Come trascorrerai l’inverno?

“Non vedo l’ora d’iniziare con i test. Non farò nulla di particolare, starò a casa, con la famiglia poi se vedrò se andare magari da qualche parte ma nessun viaggio esotico Quest’anno non avverto l’esigenza di evadere ma più quella di trascorrere del tempo con le persone a me più vicine”

Lascia un commento