2 Novembre 2022

Limite peso Superbike: BMW appoggia Redding, ma pone un problema

Bongers, direttore motorsport di BMW, affronta il tema del limite di peso dei piloti in Superbike: concorda con Redding, ma pone una questione importante.

Scott Redding Superbike

Scott Redding nelle scorse settimane è tornato a invocare un grande cambiamento nel Mondiale Superbike. Vorrebbe che venisse introdotto un limite di peso moto-pilota per evitare che i colleghi più leggeri abbiano dei vantaggi. In particolare Alvaro Bautista, che con la Ducati è a un passo dal conquistare il titolo.

Il rider della BMW ritiene di essere troppo svantaggiato dalla propria corporatura pesante e ha più volte messo in evidenza che lo spagnolo trae eccessivo beneficio dal fatto di essere basso e leggero. È arrivato anche a dichiarare che le sue vittorie dipendono più da questo che dal suo talento. Pertanto vorrebbe che venissero “zavorrati” tutti coloro che godono di tale vantaggio fisico, utile sia in rettilineo sia per consumare meno gli pneumatici.

SBK, Bongers di BMW risponde a Redding

Ovviamente, Redding non vorrebbe che fosse il suo peso ad essere preso come riferimento. Sarebbe folle. Andrebbe fatta una media in base alla quale poi zavorrare Bautista e gli altri piloti leggeri. Stando a quanto trapelato in queste settimane, FIM e Dorna ci stanno lavorando per il futuro. Nel 2023 non cambierà nulla, però nel 2024 già potrebbe esserci una novità nel regolamento del Mondiale Superbike. Al momento esiste solo un limite inerente il peso minimo della moto, fissato a 168 kg.

Marc Bongers, direttore motorsport di BMW, è stato interpellato da Speedweek per esprimere un pensiero sul tema tanto caro al suo pilota: “Siamo decisamente favorevoli. Ma è una questione molto complessa e non si può bilanciare il peso al 100%. Ciò ha a che fare con la sicurezza. In MotoE hanno moto molto pesanti, quindi hanno limitato la velocità massima per ridurre l’energia dell’impatto in caso di caduta. Così barriere e recinzioni della pista possono resistere“.

“Redding ha ragione”

Il manager olandese concorda con Redding sull’introduzione di una regola apposita, però ritiene anche che essa vada studiata in maniera molto approfondita: “Puoi calcolare con esattezza quanta differenza facciano pochi chilogrammi in accelerazione o in decelerazione. Se a questo aggiungiamo la fisica del pilota, si tratta di uno sport altamente dinamico. Siamo favorevoli a bilanciare questo aspetto, ma non puoi semplicemente prendere il peso mancante di un pilota e aggiungerglielo. Sono necessarie simulazioni dettagliate e anche i produttori devono essere d’accordo. Non basta aggiungere 20 chili a una moto, non si fa così“.

Bongers ha espresso la posizione di BMW in maniera molto chiara. Redding vorrebbe un cambiamento già nel 2023, ma saggiamente i vertici del WorldSBK devono studiare nel dettaglio tutto quanto. Dovrà attendere almeno il 2024. E chissà se allora Bautista sarà ancora nella griglia del campionato, visto che a breve compirà 38 anni e che il suo contratto scadrà alla fine del prossimo anno. Non ha escluso un ritiro, anche se adesso è un discorso molto prematuro.

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Foto: BMW Group

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