25 Novembre 2022

Honda ultima in MotoGP e in Superbike: nel 2023 obbligatoria una svolta

Per Honda un 2022 da dimenticare in MotoGP e Superbike, ultima nei costruttori in entrambi i campionati. In casa HRC si lavora per crescere esponenzialmente nel 2023.

Honda HRC MotoGP Superbike

Il 2022 non è stato l’anno che la Honda sognava per quanto riguarda le corse motociclistiche. Se da un lato c’è stata la felicità per aver vinto nel Mondiale Endurance con il team FCC TSR Honda Francia, con annesso trionfo della squadra HRC alla 8 Ore di Suzuka, dall’altro ci sono i deludenti risultati conquistati in MotoGP e in Superbike.

In entrambe le categorie la casa di Tokio ha chiuso all’ultimo posto della classifica costruttori e senza nessuna vittoria, uno smacco pesante. Ma quando si tocca il fondo c’è anche lo stimolo a risalire. Non mancano le risorse tecniche ed economiche per rivedere il marchio dell’Ala Dorata protagonista.

MotoGP: la Honda è Marquez dipendente

In MotoGP la Honda si era presentata ai nastri di partenza con una RC213V rivoluzionata e che sembrava promettere bene, stando ai risultati dei test-precampionato e al podio conquistato da Pol Espargarò alla prima gara in Qatar. Però si è trattato solo di un’illusione, visto che poi non c’è stata continuità. Solo Marc Marquez ha portato a casa piazzamenti apprezzabili, pur salendo solo una volta sul podio.

I problemi fisici e le assenze dell’otto volte campione del mondo hanno sicuramente rappresentato un grosso problema sia per lo sviluppo della moto sia per la classifica. HRC dipende completamente da lui nella classe regina del Motomondiale e deve trovare il modo di accontentare le sue richieste tecniche. Lo spagnolo si è messo alle spalle i guai all’omero destro e vuole vincere, pretende una RC213V vincente nel 2023.

Il test post-campionato a Valencia lo ha deluso non poco e spera di avere ben altre sensazioni a Sepang il 10-12 febbraio nel primo test del 2023. L’arrivo dalla Suzuki di colleghi come Joan Mir e Alex Rins potrebbe essere di aiuto per sviluppare la moto in una direzione che consenta a tutti di essere veloci. Ma sarà sempre Marquez il pilota di riferimento. E considerando un contratto che scade nel 2024, la Honda non può permettersi di deluderlo e di rischiare di perderlo. Serve una svolta in tempi rapidi.

Superbike: le Super Concessioni aiuteranno il team HRC?

Nel Mondiale Superbike era più facile pronosticare che la casa di Tokio non avrebbe brillato. Sono arrivati Iker Lecuona dalla MotoGP e Xavi Vierge dalla Moto2, due debuttanti che avevano bisogno di imparare tante cose sulla CBR1000RR-R Fireblade e sul campionato. Difficile aspettarsi grandi cose, se pensiamo che neanche l’attuale campione Alvaro Bautista nei due anni in Honda ha fatto faville.

Un unico podio conquistato da Lecuona ad Assen, un terzo posto figlio della doppia caduta Razgatlioglu-Rea all’inizio di Gara 2. Lo spagnolo ha anche conquistato la pole position a Barcellona. La sensazione è che con una moto competitiva potrebbe infastidire i primi del Mondiale SBK. Il talento non gli manca, gli serve un mezzo adatto.

Il team HRC nel 2023 non porterà in pista una CBR1000RR-R Fireblade nuova, lavorerà su quella attuale cercando di estrarne il massimo potenziale. L’esperienza del 2022 dovrebbe servire per fare dei passi avanti. E anche il regolamento del WorldSBK va incontro alla Honda (e alla BMW), dato che l’introduzione delle Super Concessioni consente di poter lavorare ulteriormente sulla moto per recuperare terreno sulle prime della classe. Vedremo se il prossimo sarà un anno di svolta.

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