9 Novembre 2022

MotoGP, Marc Marquez scrive ai ‘Re Magi’: aria di ultimatum alla Honda

Marc Marquez molto deluso dopo il test MotoGP a Valencia. Se non potrà correre per il titolo 2023 il rapporto con Honda rischia di rompersi.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez era piuttosto nervoso alla fine del test MotoGP di Valencia. Prima la delusione per la caduta nell’ultima gara del campionato, poi le aspettative non soddisfatte sull’evoluzione della Honda RC-V. Piccole modifiche di telaio, aerodinamica, ma nessuna grande differenza dal test settembrino ad oggi. “Ovviamente non sono soddisfatto del lavoro fatto dagli ingegneri. All’anteriore ho avuto un po’ più di feeling, ma al tempo stesso perdiamo in altre aree. Se mi aspettavo di più? Sì, però non è accaduto, anche se so che la Honda sta lavorando“.

Marquez deluso dal test MotoGP

Continua a professare fiducia nei colori HRC, non facile voltare le spalle al costruttore che ha scommesso sul suo esordio nel 2013 e con cui ha vinto sei titoli MotoGP. Ma il mitico binomio Marquez-Honda rischia di scricchiolare davanti all’avanzata di Ducati e delle altre Case europee. Il banco d’esame sarò il prossimo test in programma a febbraio in Malesia. “Ci serve molto di più se vogliamo lottare per il Mondiale, in questo momento non potremmo farlo con questa moto. Il carattere della moto è lo stesso, serve cambiare di più“. Da Jerez 2020 l’incantesimo sembra finito, gli ingegneri dell’Ala dorata non hanno probabilmente colto l’evoluzione-rivoluzione in atto dei rivali Ducati e Aprilia, con KTM che si appresta ad assumere un ruolo di protagonista.

Honda porta molti ingegneri ai box

Dal Giappone sono arrivati molti tecnici per capire come ottimizzare il pacchetto della RC213V. Per il momento il lavoro degli uomini Honda non ha portato a nessun cambiamento. E prima di rischiare di più occorre capire in che direzione andare. “Non puoi metterti a sparare in aria e sperare di colpire qualcosa – ha chiarito Marc Marquez -. Ho scambiato un paio di parole con Mir e Rins, sono rimasti sorpresi. Ma del resto, come è una moto lo vedi dai tempi: se arrivano subito è facile, se invece impieghi tutto il giorno per fare un crono accettabile…“.

Il fuoriclasse della MotoGP è un fiume in piena, ha compiuto una cinquantina di giri, il meno prolifici nella giornata di test Irta a Cheste. Non certo per colpa del braccio, in netta via di guarigione. In verità sono arrivate poche novità da Tokyo, sensazioni leggermente migliori sull’avantreno, vero tallone d’Achille di questo prototipo, ma qualcosa si perde in altre aree. “Ho già scritto la lettera alla Honda con gli incarichi, con ciò che vorrei avere a febbraio, che devono fare non un passo, ma due, se vogliamo avere opzioni per combattere… Quando aspetti i Re Magi e non c’è il regalo , beh non sorridi così tanto“.

Foto: MotoGP.com

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