25 Gennaio 2020

Anthony West: una storia di doping, depressione e squalifiche

Anthony West è ritornato alla ribalta con l'ultima sfuriata contro la FIM. Le tappe di una lunga vicenda tra doping, depressione e squalifiche.

Anthony West

Nelle ultime ore sta facendo molto discutere il j’accuse di Anthony West lanciato dal suo profilo social. Non solo contro la Federazione Internazionale, ma anche contro Valentino Rossi e Marc Marquez. L’ex pilota australiano l’8 luglio 2018 era risultato positivo a benzoilecgonina, il principale metabolita della cocaina. Aveva da poco concluso la gara di Supersport sul circuito di Misano. La FIM ha deciso di sospenderlo dal 14 settembre 2018 al 14 settembre 2020. L’appello al CAS è stato ritirato il 13 Maggio 2019.

L’ESAME ANTIDOPING A MISANO

Dopo i risultati analitici del laboratorio accreditato WADA, Anthony West aveva chiesto le controanalisi, anch’esse risultate positive, costringendo la FIM alla sospensione provvisoria del pilota, specificando che non avesse “il diritto di partecipare ad alcuna competizione sportiva in attesa dell’udienza da parte del CDI della Violazione Anti Doping”.

Il sign. West si è sempre detto preoccupato che alcune persone all’interno dell’esecutivo FIM, con le quali aveva in precedenza sperimentato significative difficoltà, stavano tentando di distruggere la sua reputazione e carriera agonistica. Credeva che la sua “paranoia” fosse reale e giustificata da alcune incongruenze nella procedura Wada. Ha sempre professato la sua innocenza.

COCAINA NEL BICCHIERE A SUA INSAPUTA

I tre anni precedenti questo test, 2015-2018, sono stati difficili per lui – si legge nel comunicato FIM -. Si era separato dopo un rapporto di 6 anni, aveva avuto problemi finanziari, era stato lontano da casa per un lungo periodo e aveva intrapreso una nuova relazione con la signora Rouse Silva, presto deterioratasi fino a sfociare in violenze fisiche e psicologiche subite dal pilota, con tanto di denunce.

Il 4 luglio 2018 il suo caro amico e confidente, Jacobo Suarez, notando l’instabilità mentale di West e il suo eccessivo uso e abuso di alcool, avrebbe aggiunto della cocaina a una sua bevanda. Questo atto è stato compiuto senza che il pilota ne fosse a conoscenza. Suarez ha informato il pilota delle sue azioni solo dopo il comunicato stampa della FIM del 2 novembre 2018.

LA DEPRESSIONE E LA CONDANNA

L’australiano ha dichiarato di non usare droghe in modo ricreativo e di non essere dipendente da droghe illecite, né dall’alcool. Il suo uso eccessivo e abuso di alcol era una sorta di auto-medicazione. Era affetto da una grave forma depressiva con intenti suicidi. Nulla che però potesse ridurre la sanzione FIM. “Il CDI ritiene pertanto che sia indiscutibile che il sig. West abbia commesso una violazione della norma antidoping ai sensi dell’articolo 2.1 ADC… È anche indiscutibile che sia la seconda violazione della regola antidoping riconosciuta contro Mr. West. La prima violazione di AntiDoping riguardava la presenza di methylhexaneamine durante un test di controllo antidoping del 20 maggio 2012“.

La sospensione di due anni entrava in vigore dal 17 gennaio 2019 e i punti accreditati per il suo 7° posto a Misano cancellati. Inoltre, veniva squalificato “dal round 4 dell’Asia Road Racing. Il campionato si è tenuto presso la Madras Motor Race Track il 3-5 agosto 2018, quindi dopo la data della raccolta del campione“. Inoltre Anthony West è stato condannato a pagare anche le spese processuali. Pensava di raggiare il divieto trasferendosi nella SBK in Brasile, era in vetta alla classifica, ma la FIM lo ha ostacolato e costretto al ritiro nel giugno 2019. Infine lo sfogo di rabbia sui social: “FIM ha distrutto la mia vita tanto che vorrei morire“.

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