25 Settembre 2022

Alvaro Bautista ducatista in missione: “Vinco perchè ora so cosa faccio”

Alvaro Bautista è in forma eccezionale, nelle tre gare in Catalunya ha incantato tutti. Ecco come ha cambiato mentalità per cancellare il 2019

Alvaro Bautista, Superbike

Alvaro Bautista ha tagliato il traguardo a bassa velocità, sventolando le braccia per salutare la sua gente in tribuna e i ragazzi del box Ducati penzolanti al muretto. Un arrivo in parata, come alcuni del 2019, quando nella prima parte del Mondiale firmò undici successi di fila, infliggendo distacchi imbarazzanti. Poi andò come tutti sappiamo: dall’estate in poi il vento cambio, Alvarito cominciò a cadere permettendo a Jonathan Rea di portargli via da sotto il naso un Mondiale che sembrava già vinto. La dimostrazione di forza offerta con il tris vincente al Catalunya Circuit è stata impressionante. Bautista è sicuro che nei quattro round restanti il sogno non si spegnerà. “Rispetto a tre anni fa è cambiato tutto” assicura. “Nel 2019 non conoscevo le gomme, la Superbike, la Panigale. Nella prima parte del Mondiale non sapevo perchè ero così veloce e vincevo. Nella seconda non sapevo perchè cadevo. Adesso ho tutto sotto controllo.

I numeri brillano

Alvaro Bautista è un pilota velocissimo, lo ha dimostrato spesso anche in MotoGP. Gli è sempre mancato l’ultimo passo per diventare campionissimo anche in top class. A 37 anni sembra aver colmato qualche lacuna. La Ducati se lo gode e i numeri lo incoronano. Sul tracciato catalano ha firmato il trionfo numero 27 in carriera, uno in più del predecessore Doug Polen, il funambolico texano che con la Ducati dominò nel bienno 1991-92. In stagione ha vinto 11 volte salendo sul podio 21 volte in 24 gare. Al netto di due incidenti (Donington da solo e a Magny Cours nel contestatissimo contatto con Jonathan Rea), il peggior piazzamento è stato il quarto posto nella sprint race di Donington. Se continua di questo passo, Toprak Razgtalioglu e Jonathan Rea non potranno che inchinarsi.

“Vengo da due anni da incubo”

Nelle due stagioni precedenti ho gareggiato temendo di cadere ad ogni curva” afferma Bautista, senza nominare la Honda. “Tornando in Ducati ho fatto un reset completo. Mi sono dimenticato del 2019 e di tutto il resto. Adesso ho una mentalità diversa, salgo in moto per divertirmi, per andare forte in totale controllo. Ducati mi sta fornendo un pacchetto super: moto e team sono perfetti. Durante la stagione abbiamo alzato il livello, piccole cose ma che in un Mondiale così combattuto fanno una gran differenza. Non ho nessuna rivincita da prendere, nessun obiettivo Mondiale. Non ci penso. Vado in pista ogni volta per dare il meglio, sessione dopo sessione.” Alvaro Bautista è un pilota sereno: lo stato mentale ideale gli si legge negli occhi azzurri. In questo momento batterlo è un guaio grosso anche per due mastini come Toprak e Rea.

“A Portimao non cambia niente”

Questo è stato un week end speciale, vincere davanti ai miei amici, parenti e ad un pubblico molto numeroso è stato bellissimo. Credo che sia uno dei fine settimana migliori della mia carriera.” Rea e Toprak lo aspettano al varco a Portimao: entrambi sul saliscendi dell’Algarve volano. Ma anche Bautista con la Ducati ci ha vinto, nel finale di stagione 2019 quando aveva già compromesso il campionato. “So benissimo che lì sarà più difficile, ma non ci penso. Adesso facciamo festa per qualche giorno, poi mi concentrerò. Ma solo sulla prima sessione di prove del venerdi. Tutto il resto verrà dopo.”

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