15 Marzo 2019

Superbike Thai Prove 2: Alvaro Bautista, il distruggi-record

Alvaro Bautista migliora ancora il primato della pista con la Ducati V4R imprendibile in rettilineo. Jonathan Rea però è più vicino di quanto sembri. Marco Melandri sesto

Alvaro Bautista ThaiWorldSBK

Alvaro Bautista aumenta  il ritmo e  scende di nuovo sotto il primato ufficiale di Buriram limando un decimo al tempo della mattinata, nonostante il gran caldo: 37°C aria e 65°C sull’asfalto! Nella seconda sessione di prove libere (50 minuti) Jonathan Rea resta secondo, sempre inseguito da una Yamaha, ma questa volta è quella di Sandro Cortese. Il tedesco d’origine calabrese ha messo in riga i compagni di marca Alex Lowes, Michael van der Mark e Marco Melandri.

Jonathan Rea, più vicino di quanto sembra

Andateci piano a sbilanciarvi in pronostici pro Ducati, perchè la Kawasaki è più vicina dei tre decimi proposti dalla classifica finale del venerdi. Bautista infatti ha siglato il giro veloce con la nuova SCX (sigla X1428) cioè la copertura che Pirelli ha progettato per i dieci giri della gara sprint. Si tratta quindi di una copertura molto morbida, più vicina alla supersoffice da qualifica che alle soluzioni di gara. Jonathan Rea, sei vittorie in otto gare su questro tracciato, invece ha fatto 1’33″269 con copertura da gara. Anche Marco Melandri ha fatto il suo miglior tempo con la SCX. Tra l’altro quella di Bautista è di nuovo l’unica Ducati V4R che vola: il compagno di squadra Chaz Davies resta lontanissimo (undicesimo) accusando oltre un secondo di distacco. E’ la stessa situazione dell’Australia. Qui, un anno fa, Chaz Davies con la Panigale bicilindrica aveva vinto. Davanti al gallese adesso c’è anche Eugene Laverty, ottavo con la Ducati della satellite Go Eleven.

E gli altri stanno a guardare

L’armata Yamaha ha retto l’urto, anche se la prima YZF-R1 (Cortese) è a mezzo secondo, un distacco di un certo peso questa pista piatta e poco tecnica. Gli altri Costruttori si leccano le ferite. La BMW di Tom Sykes prende distacchi abissali nei tratti veloci: la S1000RR è transitata a 294,3 Km/h contro i 309 della Ducati di Bautista. Il britannico è decimo dietro anche alla Honda di Leon Camier, che va più o meno come la BMW sia come tempo sul giro (75 millesimi di differenza) che come velocità: 296,7.  I tedeschi hanno ancora il motore stock, la Honda una moto ormai troppo poco aggiornata per stare dietro alla super Ducati e alla  Kawasaki 2019 rivista profondamente a livello di motore.

Il programma di sabato

La terza sessione di prove libere (20 minuti) parte alle 11:00 locali, le 5:00 in Italia. Seguiranno la Superpole (07:00 italiane), diretta su SkyHDMotoGP e gara 1, in programma alle 10:00, diretta in chiaro su TV8.  I giri da percorrere sono 20, per una distanza di km. 91,080.

Foto: Diego De Col 

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