18 Settembre 2016

Alex De Angelis risorge al Ring “Quanto ho lottato per tornare sul podio”

Il sanmarinese magico sul bagnato riporta l'Aprilia sul podio quasi un anno dopo il terribile incidente in MotoGP a Motegi che tenne col fiato sospeso

La pioggia tedesca ha battezzato il primo podio Aprilia di questa stagione, giusto premio per gli sforzi della satellite Iodaracing. Ma soprattutto ha riportato il sorriso sul volto di Alex De Angelis, 32 anni, il pilota sanmarinese che lo scorso ottobre rischiò la vita andando a muro durante le qualifiche della MotoGP a Motegi, in Giappone. L’incidente ha lasciato conseguenze ancora visibili, la gioia del secondo posto però curerà il bicipite del braccio destro meglio di mille ore di terapia.

De Angelis non saliva sul podio dal GP Germania 2012, quando aveva fatto terzo in Moto2. Nella Superbike tedesca Alex ha replicato lo stesso piazzamento centrato in MotoGP 2009 ad Indianapolis, quando con la Honda finì secondo dietro Jorge Lorenzo.

cover depodio

Lausitzring podio gara 2: De Angelis, Rea e Fores

Questò risultato darà una carica non indifferente a Iodaracing e soprattutto a me” attacca De Angelis. “Non immaginate quanto è stata dura tornare qui dove sono adesso (la zona mista per le interviste dietro al podio, ndr) sono undici mesi che faccio 90 minuti di fisioterapia a giorno. Il botto di Motegi mi ha costretto ad operarmi ma il bicipite del braccio destro non ha ancora riacquistato la forza necessaria. Sopperisco con altri muscoli, ma non è la stessa cosa.”

Te l’aspettavi?

“No, perchè al Lausitzring avevano fatto i test tutti, eccetto noi. Poi sia venerdi che sabato la moto aveva fatto i capricci, fermandosi due volte in pista (piattaforma inerziale, ndr) per cui avevamo girato poco. Sapete tutti che siamo partiti all’ultimo secondo, senza prove invernali. E poi non ricordo un week end senza problemi tecnici. E’ una stagione tribolata ma questo secondo posto cancella tutto. Ripartiamo da qui.”

C’è una dedica da fare?

cover dea gara“Prima di tutto voglio dedicare questo risultato alla mia famiglia, e a Giampiero Sacchi. Senza il loro aiuto e la loro vicinanza non sarei mai riuscito a fare quello che sto facendo. Dopo Motegi  non mi sono mai tirato indietro, ho passato l’inverno ad allenarmi in vista del mio ritorno in pista e ancora continuo a fare fisioterapia e preparazione atletica. Questo risultato però è anche la testimonianza che abbiamo fatto la scelta giusta, quella di passare da presenze nella MotoGP a protagonisti della Superbike”

Ci racconti la gara?

“Oggi era veramente difficile stare in piedi, credo di essere riuscito a finire la gara mettendo in campo tutta la mia esperienza. Nella partenza ho fatto le mie linee e ho visto che potevo passare molti piloti. Poi ho visto cadere Sykes e anche Savadori davanti a me sembrava al limite. Quando ho visto cadere anche Lorenzo ho pensato solo a come rimanere in piedi, poi sono riuscito a gestire il mio ritmo grazie alle indicazioni che arrivavano dal box. La sensazione che provo ora è incredibile”.

La cronaca di gara 2

La cronaca di gara 1

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1 commento

  1. rigidod_161 ha detto:

    Grande Alex, te lo meriti!!!