10 Marzo 2024

Josh Herrin e Ducati concedono il bis alla Daytona 200

Trionfo Rosso a Daytona: Josh Herrin con la Panigale V2 del team Warhorse HSBK Racing domina la scena e bissa la vittoria del 2023 alla leggendaria 200 miglia della Florida

Josh Herrin con la Panigale V2 del team Warhorse HSBK Racing Ducati concede il bis alla Daytona 200

Col passare degli anni la Daytona 200 è diventata una “nobile decaduta” del motociclismo, ma fascino, adrenalina e prerogative di una corsa leggendaria sono rimaste immutate. La controprova? Un’82esima edizione che ha prodotto la seconda affermazione consecutiva di Josh Herrin con la Ducati Panigale V2 del team Warhorse HSBK Racing. Il binomio ha avuto ragione di un mai domo Richie Escalante, bissando il trionfo conseguito nel 2023 al culmine di 57 giri (insolitamente lineari) senza storia. Il pluri-Campione AMA/MotoAmerica ha così regalato a sé stesso e alla casa di Borgo Panigale il terzo trionfo di sempre alla storica 200 miglia della Florida.

Strapotere Ducati

Da un biennio a questa parte portacolori Warhorse HSBK Racing nel MotoAmerica, prima in Supersport (vinta nel 2022) e dal 2023 in Superbike, Josh Herrin ha imbastito un ambizioso programma 2024 comprensivo della Daytona 200. Per difendere il successo dello scorso anno, ha messo sul piatto tutto. Esperienza, talento e intelligenza tattica. Ottimizzando un’esecuzione impeccabile dei pit stop da parte dei tecnici della formazione di riferimento Ducati negli States, rapidissimi in entrambe le occasioni (giro 16 & 37) sotto la supervisione di Paolo Ciabatti. Dopo la prima sosta ai box si è infatti ritrovato al comando con oltre 10 (!) secondi di vantaggio sul più diretto inseguitore, rispondendo colpo-su-colpo ai tentativi di rientro di Richie Escalante (Vision Wheel M4 ECSTAR Suzuki).

Richie Escalante a secco

Se il Campione MotoAmerica Supersport 2020 puntava sulla strategia, il distacco accumulato al primo pit stop gli ha di fatto precluso ogni chance di vittoria, ma come si suol dire “la miglior difesa è l’attacco”. Azzardando una disperata rimonta, dal sedicesimo giro in avanti ha impresso un ritmo forsennato, certificato dal giro più veloce in 1’48”625. Pur rifacendosi sotto alla Panigale V2 #2, questo forcing ha finito per compromettere irrimediabilmente la gestione del carburante, fattore imprescindibile alla Daytona 200. Proprio quando sembrava profilarsi il secondo posto, all’ultimo giro la sua GSX-R 750 è rimasta a secco in uscita dalla Chicane. Con Richie Escalante costretto a percorrere l’anello di ritorno verso il traguardo a passo d’uomo, sprofondando fino ad una mesta, deludente quinta posizione (diventata quarta complice la squalifica di Bobby Fong).

Josh Herrin firma il bis, festa Ducati

Non ha dovuto badare a questi problemi Josh Herrin. In fuga solitaria ha potuto controllare con apparente tranquillità gomme, benzina ed energie, transitando per primo sotto la bandiera a scacchi del Daytona International Speedway per la terza volta in carriera, la seconda di fila (2010, 2023, 2024). Un inizio migliore di stagione non si poteva per il motociclista californiano, quest’anno chiamato (insieme al neo-compagno di squadra Loris Baz assente a Daytona) a riportare la Ducati sul tetto del AMA/MotoAmerica Superbike come non accade dal lontano 1994. Per il marchio italiano invece un prestigioso bis che dà continuità alle recenti vittorie mondiali e negli USA, ripagando gli investimenti del munifico ed ambizioso team Warhorse HSBK Racing.

Due Suzuki sul podio

La disavventura di Escalante ha proiettato sui restanti gradini del podio il poleman Tyler Scott (Vision Wheel M4 ECSTAR Suzuki) e Hayden Gillim (Vesrah Racing Suzuki), rispettivamente 2° e 3° con… una cinquantina di secondi di ritardo da Herrin! Distacchi inconsueti per una Daytona 200 abituata, storicamente, a decretare vincitori e vinti soltanto al fotofinish, corroborando pertanto l’impresa compiuta dal Ducatista. In tutto questo festeggia anche Dunlop, capace di monopolizzare (sul campo) la top-5 considerando il 4° posto di Bobby Fong con Wrench Motorcycles Suzuki (poi escluso) e il 5° del già menzionato Escalante.

Niccolò Canepa KO

In una corsa dove sono mancati all’appello tanti big tra cadute e problemi tecnici vari (vedi Xavi Forés, Richard Cooper, Joshua Hayes e Peter Hickman), l’avventura oltreoceano del nostro Niccolò Canepa è terminata ancor prima del via. La brutta botta alla spalla rimediata venerdì in Gara 1 della Super Hooligans, conseguenza di un incidente provocato da un contatto con un altro pilota, ha portato il due volte Campione del Mondo Endurance al forfait in attesa degli accertamenti del caso. Con Canepa fuori gioco, ci hanno pensato Karel Hanika e Marvin Fritz a tenere alti i colori di YART Yamaha, concludendo rispettivamente 5° e 6° in rimonta. Scontato dire che adesso il focus si sposterà sulla 24 Ore Motociclistica di Le Mans del prossimo mese di aprile, atto inaugurale del FIM EWC 2024, quando questo terzetto dovrà salvaguardare il titolo centrato nel 2023.

RISULTATI 82ESIMA EDIZIONE DAYTONA 200 – GARA:

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