24 Ottobre 2023

YART Yamaha: titolo Endurance 2023 della passione

Grandi mezzi e piloti, ma alla base del titolo Mondiale Endurance FIM EWC 2024 vinto da YART c'è la grande passione di Mandy Kainz.

YART Yamaha: titolo Endurance 2023 della passione

Per correre nell’Endurance e, a maggior ragione, per svolgere il ruolo di Team Manager bisogna avere tanta, ma proprio tanta, passione. Quasi una “passionaccia“. Le competizioni motociclistiche di durata sono probanti, estenuanti, logoranti: prima, durante e dopo. Una specialità totalizzante che non ti lascia un attimo di tregua, con l’aspetto emozionale che si combina alle prerogative tecniche insite nella disciplina. Puoi fare tutto giusto, ma a pochi secondi dal termine di una 8 o 24 ore, per un banale imprevisto, tutto può sfumare. Insomma: per vivere e per “fare” l’Endurance motociclistico, bisogna avere la scorza dura. Ne sa qualcosa il team manager Campione del Mondo FIM EWC 2023, quel Mandy Kainz di YART Yamaha che ne ha vissute di ogni in questa disciplina. Successi, ma anche cocenti delusioni. Il titolo vinto quest’anno, il secondo della propria storia, ripaga i sacrifici compiuti in oltre 20 anni. Legittimando questa “passionaccia“.

MANDY KAINZ DECANO DELL’ENDURANCE

Con Dominique Meliand (Suzuki S.E.R.T.), Gilles Stafler (Kawasaki SRC), Hampu Bolliger (Kawasaki Bolliger) andati in pensione e Christophe Guyot (GMT94 Yamaha) impegnato in altri lidi, insieme al nostro Moreno Codeluppi (Honda No Limits) oggi Mandy Kainz è il team manager più longevo del FIM EWC. Quando ancora era “Manfred Kainz” senza alcun diminutivo, da pilota prese parte alle prime gare Endurance nel 2001, disputando nel 2002 la prima stagione completa nella serie iridata. Di anno in anno quella che all’epoca era riconosciuta semplicemente come “Yamaha Austria“, diventata col trascorrere degli anni YART (acronimo di Yamaha Austria Racing Team), ha scalato repentinamente le gerarchie della specialità. Guadagnandosi con pieno merito e titolo il supporto della casa madre, persino alla 8 ore di Suzuka in qualità di team di riferimento conquistando due pole position (2012 e 2013) con quell’individuo mitologico di Katsuyuki Nakasuga.

YART ETERNA INCOMPIUTA

Nonostante questo supporto ed un primo titolo mondiale vinto (con annessa 24 ore di Le Mans) nel 2009 con il trio formato da Igor Jerman, Steve Martin e Gwen Giabbani, per un prolungato periodo YART è rimasta a secco di vittorie. Addirittura 9 anni senza una vittoria di tappa, con il digiuno di successi conclusosi soltanto alla 8 ore dello SlovakiaRing 2018. Tutto questo con una brutta nomea: una squadra che, alle volte con la disponibilità di moto Factory, era protagonista quando meno contava (le qualifiche), per poi salutare la compagnia in gara. Strano, stranissimo per una realtà, nel frattempo, cresciuta a dismisura. Parallelamente alla squadra corse impegnata nell’EWC, YART si è affermato come uno dei più apprezzati preparatori Yamaha al mondo. Team clienti si affidano a Mr. Kainz per la preparazione delle proprie R1, R6 e chi più ne ha, più ne metta. Una vera e propria azienda di successo, frutto del duro lavoro e di quel perfezionismo teutonico.

LA SVOLTA NELL’ENDURANCE

Con la dipartita di GMT94 verso i Mondiali Supersport e Superbike, YART dal Bol d’Or 2018 è diventata a tutti gli effetti l’unica squadra ufficiale Yamaha nell’Endurance. In dote è arrivato il nostro Niccolò Canepa, non soltanto artefice di successi memorabili (la 8 ore di Sepang vinta da solo nel 2019 resterà nella storia), ma anche di una ricostruzione interna che ha giovato al conseguimento del risultato. Proprio Canepa ha fortemente voluto la definizione di una line-up stabile, non variabile di gara-in-gara. Insieme a Marvin Fritz e Karel Hanika il trio della R1 #7 è (di gran lunga) il più forte e completo del FIM EWC. Sono una squadra, sono una famiglia (Fritz e Hanika di fatto adesso sono… cognati!), si fidano reciprocamente.

IL TITOLO MONDIALE 2023

Il coronamento a questa nuova fase di YART è arrivato quest’anno con la conquista di un titolo ampiamente meritato, impreziosito dal podio alla 24 ore di Le Mans e, soprattutto, dall’affermazione alla 24 ore di Spa-Francorchamps. Poteva arrivare anche prima, non fosse stato (vedi stagione 2019/2020) per una serie di circostanze davvero sfortunate ed inappellabili. Finalmente Campioni, finalmente conquistando quel #1 da portare in dote l’anno venturo con lo stesso equipaggio e programma sportivo.

DUE OBIETTIVI: SUZUKA E DAYTONA!

Ma c’è di più. Oltre al volersi riconfermare Campioni FIM EWC, in YART si sono posti due obiettivi per il 2024. Da una parte centrare quel podio alla 8 ore di Suzuka che rappresenta un vero e proprio tabù (le delusioni dell’ultimo biennio fanno male ancora…), dall’altra vincere alla 200 miglia di Daytona. Mandy Kainz, che nel frattempo per lo stress da team manager di Endurance non ha più quella folta chioma degli inizi, ha mantenuto la promessa ai suoi piloti. Canepa, Fritz e Hanika saranno infatti al via l’anno prossimo della Daytona 200 con tre distinte R6, premio per la conquista del titolo mondiale Endurance. Marvin e Karel hanno già preso parte ad una gara-test nei giorni scorsi nel contesto dell’ASRA, scontato dirlo riuscendo a vincerla. Vera e propria “passionaccia” quella di Mister Kainz, in grado persino di estendersi anche al di là dell’Atlantico.

Lascia un commento