11 Marzo 2023

Ducati con Herrin vince una controversa Daytona 200

Penalizzato per un contatto, al restart Josh Herrin porta la Panigale V2 alla vittoria: è il secondo hurrà Ducati alla Daytona 200.

Ducati con Herrin vince una controversa Daytona 200

Un’edizione numero 81 della Daytona 200 controversa, rocambolesca, appassionante. Non è mancato nulla nel corso della gara più prestigiosa del motociclismo d’oltreoceano che riporta, tra le polemiche, Josh Herrin e la Ducati in Victory Lane. Al culmine di una contesa tiratissima, inframezzata da una bandiera rossa e da discusse decisioni della direzione gara, fa festa il team Warhorse HSBK Racing Ducati New York. Per la rossa di Bologna è il secondo hurrà alla 200 miglia della Florida dopo il (fortunoso) successo del 2011, discorso analogo per lo stesso Herrin, già vincitore nel 2010.

DAYTONA 200 CONTROVERSA

Controversa, dicevamo. Con tutte le ragioni di questo mondo. Lo stesso vincitore Josh Herrin festeggia la vittoria con una coda di polemiche infinite. In piena corsa per la vittoria, a 9 giri dal termine è stato protagonista di un discusso contatto in curva 1 con Richie Escalante (M4 Suzuki), spedendolo a terra. Una manovra decisa, discussa, sotto investigazione da parte della direzione gara, risoltasi con un fortuito… “buffetto“. Trascorsi 4 giri dal fattaccio, un incidente alla International Horseshoe con Teagg Hobbs e Jason Waters coinvolti ha comportato l’esposizione della bandiera rossa.

GARA SPRINT DI 10 GIRI

La conseguenza? Da regolamento MotoAmerica, si riparte con una “nuova gara” da disputarsi sulla distanza di 10 giri, con tutto il pregresso (o quasi) come non fosse mai accaduto. Per il contatto con Escalante, Herrin è stato penalizzato di 6 caselle nello schieramento di partenza, passando così dalla pole alla settima casella. Insomma, poco male (o meglio, nulla) per il Campione MotoAmerica Supersport in carica. Fattaccio a parte, meritevole della vittoria per le performance profuse, per l’ottimo lavoro del team Warhorse HSBK Racing Ducati NYC (quest’anno impeccabili nelle due soste previste) e per una ripartenza problematica.

217 MIGLIA DI DAYTONA

Nei 10 giri-tutto-o-niente, da regolamento tutti si sono ritrovati in corsa per la vittoria. Doppiati nei pregressi 47 giri di gara compresi. In sostanza tutti, ma proprio tutti, dal sesto classificato in quel momento in giù. Una lotteria che ha favorito il vincitore delle precedenti due edizioni Brandon Paasch (originariamente penalizzato di 15″ per aver oltrepassato i limiti di velocità in corsia dei box) e, soprattutto, Cameron Petersen. Per svariati problemi, il portacolori Attack Yamaha aveva effettuato 3 soste. L’ultima quasi in prossimità della bandiera rossa, ritrovandosi al restart con gomme più fresche rispetto agli avversari, considerando che il regolamento non prevedeva la sostituzione degli pneumatici.

VOLATA STILE DAYTONA

In questa pazza 200 miglia (anzi, 217: si sono disputati 5 giri più del previsto…), Josh Herrin ha tenuto botta, vincendo di forza e strategia una volata-a-6. Battuti per soli 70 millesimi Josh Hayes (per lui Daytona resta un tabù) e Brandon Paasch, di 0″140 il già menzionato Petersen. Un finale adrenalinico, pura essenza di una gara leggendaria, per quanto convulsa e, in questa circostanza, stravolta da un regolamento incomprensibile ai più.

FESTA DUCATI

Verdetti alla mano, Josh Herrin centra così la sua seconda affermazione alla Daytona 200 dopo il successo del 2010 con Graves Yamaha. Bis anche per Ducati, 12 anni dopo l’altrettanto rocambolesca edizione 2011, all’epoca con la privata 848 EVO condotta da Jason DiSalvo. Per la Panigale V2 un successo che dà continuità alle recente vittorie mondiali e ad un dominante 2022 nel MotoAmerica, ripagando gli investimenti del munifico ed ambizioso team Warhorse HSBK Racing Ducati NYC. Unica pecca la prematura uscita di scena di Xavi Forés, fuori gioco per un problema tecnico al 4° giro di gara. Per il potenziale espresso dalla moto, avrà una ghiotta occasione di rifarsi per tutto l’arco della stagione del MotoAmerica Supersport.

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