20 Settembre 2022

Alex Delbianco guarda avanti: “Me la gioco a Imola, nel 2023 non sarò a piedi”

Alex Delbianco ha vinto al Mugello tenendo aperta la Superbike nazionale: a Imola la finalissima con Pirro. "Non ho pensieri per l'anno prossimo"

Alex Delbianco, Superbike

Una vittoria con il sapore della libertà, di una ventata di aria nuova e quasi di una rinascita. Alex Delbianco nel corso della sua carriera Campionato Italiano Superbike aveva sfiorato tante volte il successo. Si era classificato spesso secondo o terzo ma non aveva mai vinto. Domenica, finalmente, è salito sul gradino più alto del podio al Mugello.

“E’ stato bellissimo vincere al termine di una tra le gare più belle di tutta la mia carriera – racconta Alex Delbianco – era stata una gara velocissima, io e Michele Pirro avevamo girato costantemente sui tempi da qualifica. Non ero mai andato così forte, avevo fatto un bello step, non avevo pensato alla moto, alle gomme, alle braccia ma avevo dato veramente tutto. Gli ultimi quattro giri io non ne potevo più a livello fisico e ho mollato, Pirro volava ancora e stava andando a vincere poi ho sentito uno strano odore”.

Proveniva dalla Ducati di Michele Pirro?

“Sì, credo di essere stato uno dei primi ad accorgersi che qualcosa non andava sulla moto del team Barni, prima ancora che facesse il fumo”.

Cosa hai pensato in quel momento?

“Adesso si romperà la moto di Michele Pirro e io cadrò sul suo olio. Non so perché ma d’istinto ho pensato al peggio, al fatto che sarei caduto e fine dei giochi. Invece non è successo. Ho stretto i denti, sono andato avanti conquistando finalmente la mia prima vittoria”.

Si è riaperto il campionato?

“Non proprio, anzi, ora mi mangio ancor più le mani per quanto è successo in gara-1 al Mugello”.

Perché?

“Il week-end era iniziato bene, avevo fatto la pole e sul giro secco ci sono, l’ho fatto anche altre volte e credo di avere già dimostrato di avere la velocità. In gara mi avevano segnalato che Pirro era caduto allora mi sono sentito quasi destabilizzato. Ho tirato i remi in barca, ho avuto un eccesso di prudenza ed ho commesso un errore stupidissimo. In Superbike bisogna spingere sempre al massimo, appena si molla un istante ci si trova a terra. Oggi mi mangio le mani per quello: se sabato avessi vinto o mi fossi classificato secondo ora sarei realmente in lotta per il titolo italiano. Mi manca ancora un po’ di esperienza e nel CIV Superbike ci sono tanti veterani, con una lunghissima carriera alle spalle. Io ci sto lavorando, sto cercando di gareggiare un po’ alla Pirro, senza risparmiarmi mai”.

Si deciderà tutto ad Imola. Come ti trovi sul quel circuito?

“E’ il round che preferisco e per tanti motivi: non si gira il giovedì quindi è più simile al Mondiale, è una pista stretta e guidata e lì siamo più o meno tutti sullo stesso livello perché non si fanno tanti test. Michele Pirro ha un vantaggio notevole ma ce la giocheremo”.

Con chi correrai nel 2023?

Non ho ancora un contratto in mano ma correrò e ne sono certo. Può sembrare una sciocchezza, una cosa scontata, ma per la prima volta in vita mia non ho l’ansia di restare a piedi”.

Ti hanno cercato anche dei team del Mondiale Superbike?

“Qualche contatto c’è stato ma al momento non c’è nulla di concreto”.

Jonathan Rea “In testa, la mia autobiografia” In vendita su Amazon

Lascia un commento