6 Ottobre 2020

FIM EWC Calendario 2021: ritorno al passato

In anteprima il calendario 2021 del Mondiale Endurance FIM EWC: 4, massimo 5 round, si tornerà al calendario tradizionale senza la stagione invernale.

FIM EWC

A causa dell’emergenza COVID-19, del futuro non vi è certezza. Un discorso che vale per il Mondiale Endurance FIM EWC, così come per tutti i principali campionati motociclistici internazionali. Nonostante queste incertezze, il promoter Eurosport Events è al lavoro per pianificare un 2021 all’altezza con decisioni drastiche e con un obiettivo di massima, rivelato dallo stesso Francois Ribeiro: il contenimento dei costi. Per questa ragione, il calendario 2021 delle corse motociclistiche di durata offrirà 4, massimo 5 eventi. Con un ritorno al passato.

CALENDARIO TRADIZIONALE

Rispetto alle ultime stagioni, giocoforza si tornerà ad un calendario “tradizionale“. Non più dando vita ad una “stagione invernale” con il primo round a settembre (Bol d’Or) ed il gran finale rappresentato dalla 8 ore di Suzuka il luglio dell’anno seguente, bensì con tutti gli eventi in programma nel medesimo anno solare. Una decisione inevitabile, conseguenza di quanto vissuto quest’anno, con la pandemia COVID-19 che ha imposto la cancellazione di 3 eventi (Suzuka, Oschersleben e Bol d’Or), posticipando Le Mans ad agosto e trovando in Estoril la tappa sostitutiva di fine stagione. Al fine di chiudere e render valida la stagione 2019/2020, si è giocoforza compromessa l’eventuale stagione invernale 2020/2021. Per questo motivo, l’anno venturo il FIM EWC tornerà ad un calendario tradizionale dopo 4 stagioni (dal 2016/2017 in avanti) vissute con questo format e con un intento condivisibile: far correre l’Endurance in mesi di totale inattività del motociclismo internazionale. Ritagliandosi uno spazio con una gara a dicembre (Sepang) ed un’eventuale ulteriore tappa a febbraio.

BOZZA 2021

Per l’ufficializzazione del calendario 2021 bisognerà attendere ancora qualche giorno, se non settimane. In linea di massima, possiamo in ogni caso anticipare le tappe previste dalla stagione ventura. Il FIM EWC 2021 prenderà il via il 17-18 aprile prossimi con la 24 ore di Le Mans per proseguire, in data 23 maggio, con la 8 ore di Oschersleben. Tornerà protagonista la 8 ore di Suzuka il 18 luglio per la sola top class EWC, con qualche dubbio da dissipare per il finale di stagione. L’obiettivo è di tornare a Le Castellet per il Bol d’Or nel weekend del 18-19 settembre 2021, in alternativa si correrà nuovamente ad Estoril. La trasferta portoghese potrebbe tornar sempre d’attualità anche in caso di una mancata disputa della 8 ore di Sepang, programmata per il dicembre 2021. COVID-19 permettendo.

LE MANS E OSCHERSLEBEN OK

Partendo dalle certezze, la 24 ore di Le Mans (17-18 aprile) e la 8 ore di Oschersleben (23 maggio) si disputeranno regolarmente. Nel primo caso, l’ACO già quest’anno ha accettato il “porte chiuse” e, di conseguenza, ottenere 1/4 dei proventi economici previsti per l’evento. Per le restrizioni imposte dal Governo tedesco, quest’anno non si è potuta disputare la 8 ore di Oschersleben, ma tornerà l’anno venturo affermandosi ormai tra le grandi classiche della specialità.

VIA LIBERA PER SUZUKA

Una delle buone notizie è che la 8 ore di Suzuka 2021 si farà, anticipando di qualche giorno l’apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo. Proprio la concomitanza con le Olimpiadi favorirà indirettamente la regolare disputa della “gara delle gare“. Il governo giapponese, al fine di accogliere 30.000 atleti impegnati ai Giochi Olimpici, garantirà delle concessioni (quarantena “soft” e non bisettimanale, tamponi a tappeto) per tutte le nazioni partecipanti. Di conseguenza, farà lo stesso per la 8 ore di Suzuka, ritenuta dal Ministero dello Sport nazionale uno dei “grandi eventi” del calendario. Doveroso ricordare che l’edizione 2020, posticipata dal 19 luglio al 1 novembre, non si è potuta disputare non per l’eventuale porte chiuse al pubblico (non contemplato in ogni caso), bensì per la mancata partecipazione di squadre e piloti stranieri. In ottica 2021, una problematica che non si ripresenterà.

BOL D’OR, ESTORIL, SEPANG

Come detto, restano dubbi per il finale di stagione. Per il Bol d’Or, vale lo stesso discorso di quest’anno: si farà, ma con la presenza degli spettatori. Il promoter dell’evento, Larivière Organisation, non è titolare del Circuit Paul Ricard di Le Castellet, bensì lo affitta con contratto fino al 2023 compreso. L’esatto opposto di Le Mans. Per rientrare dell’investimento, inevitabilmente l’organizzatore lo può fare solo con la vendita di biglietti. Nel caso non si possa disputare il Bol d’Or, l’esperimento-Estoril potrebbe ripetersi. La disponibilità dell’impianto per questo finale di 2020 a scapito di altre soluzioni alternative (Magny Cours aveva tutti i weekend occupati) non passerà inosservata per un eventuale bis in ottica 2021. Per quanto concerne la 8 ore di Sepang, tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia COVID-19. L’evento 2020 non si farà, in quanto fino al 31 dicembre è tutto bloccato in Malesia, vanificando anche un potenziale slittamento di qualche settimana (gennaio-febbraio 2021). Se ne riparlerà nel caso per dicembre 2021.

SPA 2022

Confermatissima, ma parliamo già di 2022, la 24 ore di Spa Francorchamps. I lavori di ammodernamento dell’impianto verranno ultimati a 2021 in corso, garantendo gli standard di sicurezza indispensabili per l’omologazione del tracciato secondo i criteri FIM. La 24 ore di Spa Francorchamps si disputerà nel giugno 2022 con un format inedito: partenza in notturna alle 22:00 del venerdì, con la conclusione chiaramente l’indomani al medesimo orario e la domenica dedicata ad appassionati e motociclisti amatori che potranno scendere in pista con le proprie moto.

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