10 Maggio 2019

Tommy Bridewell: debutto mondiale ad Imola e con l’Italia nel destino

Tommy Bridewell convocato dal Team Go Eleven per sostituire ad Imola l'infortunato Eugene Laverty: dal BSB al Mondiale per una storia da raccontare...

Tommy Bridewell

Le due gare sono andate più che bene: per noi è stato un mega-weekend, ma adesso dobbiamo pensare al prossimo round“. Così Tommy Bridewell aveva parlato al termine di due superlative gare vissute lunedì scorso nel BSB ad Oulton Park, senza mai immaginare cosa sarebbe successo da lì a pochi giorni. Complice l’infortunio di uno sfortunatissimo Eugene Laverty, TB46 ha ricevuto una chiamata… mondiale. In un lampo, dover lasciare in fretta e furia il Regno Unito, prendere il primo volo easyJet dall’aeroporto di Gatwick direzione-Italia. Ad Imola, senza preavviso, lo attende la Ducati Panigale V4 R del Team Go Eleven per correre questo weekend nel World Superbike. Senza test, con una V4 R differente su molti aspetti (regolamento compreso) rispetto a quella a cui è abituato nel BSB, ma con tanta voglia di godersi questa avventura.

PROTAGONISTA DEL BSB

Tra alti e bassi, Tommy Bridewell si è fatto apprezzare nel corso degli anni nel circus del British Superbike. Tra i piloti più amati dal (numerosissimo) pubblico d’oltremanica, superando diverse traversie oggi TB46 è un legittimo pretendente al titolo. Non male considerando il fatto che, non più tardi di 12 mesi or sono, era stato (immotivatamente) appiedato dal team Halsall Suzuki una volta subentrato come team manager Colin Wright. Da quel traumatico divorzio, Bridewell si è ricostruito una carriera con il team Moto Rapido di Steve “Wilf” Moore, ritrovando il sorriso.

L’ITALIA NEL DESTINO

Originario di Etchilhampton, 31 anni il prossimo 9 agosto, Bridewell ha l’Italia nel suo destino. Nel 2008 tentò l’avventura nell’Europeo Superstock 600 con il team di Vanni Lorenzini, prima di far ritorno in madrepatria tentando di scalare le gerarchie del BSB da pilota privato. L’esplosione agonistica porta, manco a dirlo, una firma… italiana: l’accordo con il team Supersonic di Danilo Soncini, squadra che dal Mondiale Superbike passò al BSB nel 2012 proprio con Tommy pilota di punta in sella ad una BMW. Spazzando via lo scetticismo da parte di molti, il binomio Bridewell-Supersonic si impose subito: qualificazione allo Showdown (play-off di fine stagione che assegna il titolo), sesto in campionato arrivando più volte a sfiorare il podio. Niente male per questo sodalizio “Made in Italy“, consolidando il legame con il nostro paese anche nelle stagioni successive con Stefano Caracchi che l’ha seguito a più riprese al box.

GIROVAGO

Quello che è mancato nella carriera di Tommy Bridewell è stata un po’ la continuità. Il girovagare di moto e team gli ha imposto, di anno in anno, un reset totale. Ha difeso i colori di alcuni top team del BSB (Milwaukee Yamaha, Tyco BMW by TAS, Bennetts Suzuki e via discorrendo), ottenendo anche un paio di vittorie ed il terzo posto in campionato nel 2014. A detta di molti, TB46 era ritenuto il pilota perfetto per una squadra privata, ma che gli mancava sempre qualcosa per compiere il “passo” successivo. Con ogni probabilità, un traguardo raggiunto nella seconda metà del 2018. Appiedato da Halsall Suzuki, riuscì ad accordarsi con il team Moto Rapido, in cerca di un pilota dopo la risoluzione del contratto con Taylor Mackenzie. Pronti-via, con la Ducati Panigale R (bicilindrica) e con la squadra è scoppiato l’amore. Un’intesa che gli ha permesso di ritrovarsi costantemente nelle posizioni che contano. Vincere la Riders’ Cup (premio di consolazione per i piloti non ammessi allo Showdown) e guadagnarsi il rinnovo per la stagione 2019. Questa luna di miele (non ce ne voglia la sua moglie Stacey…) prosegue tuttora, con risultati di rilievo: leader della classifica di campionato ad ex-aequo con Tarran Mackenzie, doppio-podio lunedì ad Oulton Park, ritrovandosi l’unico in grado di impensierire l’ex compagno di squadra Josh Brookes. Con la nuova Ducati Panigale V4 R, da regolamento BSB priva di aiuti elettronici, si è subito trovato a meraviglia…

IN MEMORIA DI OLLIE

La V4 R in configurazione WSBK del Team Go Eleven e con sospensioni Bitubo la scoprirà soltanto nelle FP3 di Imola. Tentando di massimizzare questa esperienza nel miglior modo possibile. Nel contempo, riuscendo a coronare il sogno del suo compianto fratello Ollie, tragicamente scomparso in seguito ad un fatale incidente a Mallory Park nel 2007. Prima dello spegnimento del semaforo di ogni gara a cui prende parte, Tommy guarda lassù in cielo, rivolgendo un saluto a Ollie. Anche ad Imola sarà la prima cosa che farà alle 14:00, giusto pochi istanti prima del via di Gara 1…

FOTO BENNETTS BIKE

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