16 Aprile 2022

Tom Sykes, com’è duro il ritorno nel British Superbike

Tom Sykes non ingrana con la Ducati nelle prove dell'apertura della Superbike britannica: 15° tempo nella FP3. Sarà costretto a passare dalla Q1 per puntare ad un decente posto sulla griglia di gara 1 oggi alle 17:15

Tom Sykes, British Superbike

Tom Sykes è tornato nel British Superbike dalla porta principale, cioè pilota Ducati PBM, formazione satellite con pieno supporto tecnico (ufficiale) da parte di Borgo Panigale. Più o meno si trova nella stessa situazione di Danilo Petrucci, ducatista dislocato nel MotoAmerica. Ma mentre il pilota umbro ha dominato l’apertura di Austin (Texas) firmando una travolgente doppietta, l’ex campione del Mondo Superbike sta faticando molto nel BSB che si apre oggi (gara 1 ore 17:15) sul tracciato National (corto) di Silverstone. Nella FP3, appena conclusa, Tom Sykes ha il quindicesimo tempo in 53″651, contro 53″128 realizzato da Bradley Ray con la Yamaha R1 del team OMG.

Costretto al Q1

Nel format di qualitica del BSB la sessione mattutina del sabato non è valida per il risultato. Ma anche nelle due sessioni del venerdi Tom Sykes ha avuto parecchi problemi, arenandosi in 18° posizione. Per questo motivo sarà costretto a passare dalla Q1 nel tentativo di arpionare una delle migliori sei posizioni che danno accesso alla Q2 che deciderà le prime nove file dello schieramento di partenza. Il primo degli undici round del BSB parte dunque in ripida salita per uno dei piloti più attesi. Ricordiamo che in questa occasione non sarà al via il campione in carica Tarran Mackenzie, che si è infortunato nel precampionato e per questo motivo ha dovuto rinunciare anche alla wild card mondiale di Assen (22-24 aprile).

Anche Leon Haslam parte piano

A dispetto di chi ancora ritiene il British Superbike una serie di secondo piano, anche Leon Haslam (vice iridato 2010) sta incontrando qualche difficoltà al rientro nel BSB con la Kawasaki. Ricordiamo che il figlio d’arte ha vinto il campionato nazionale nel 2018, sempre con la marca di Akashi. Nella FP3 ha chiuso risalendo in sesta posizione, con 53″437: davanti, oltre a Bradley Ray, ha Tommy Bridewell (migliore dei ducatisti), Christian Iddon, Kyle Ryde e Glenn Irwin. In qualifica Leon Haslam aveva segnato il 14° quindi fuori dalla top 12 che ha avuto accesso diretto alla Q2. Quindi anche per il figlio d’arte sarà necessario passare dalle forche caudine.

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