12 Marzo 2020

MotoGP, Jorge Lorenzo a Dubai per una pazza vacanza

Mentre il mondo della MotoGP è in standby per la pandemia di coronavirus, Jorge Lorenzo è a Dubai per una vacanza di relax e divertimento.

MotoGP, Jorge Lorenzo

Il mondo della MotoGP cammina sui carboni ardenti a causa dell’epidemia coronavirus. Campionato fermo almeno fino al 3 maggio, quando Jerez dovrebbe ospitare il secondo appuntamento del Motomondiale. Ma Jorge Lorenzo sembra non pensarci troppo. Dopo aver annunciato la sua wild card in Catalunya (7 giugno) è volato a Dubai in compagnia di Mario Ruiz, youtuber di origine colombiana, da qualche tempo amico di viaggi inseparabile. Prosegue la sua lunga vacanza il neo collaudatore Yamaha che, dopo le dimissioni annunciate a Valencia, ha finalmente dato sfogo al suo spirito di libertà.

Tra partite a golf ed esperienze mozzafiato in XLine, l’ex campione di MotoGP si mette in gioco con l’adrenalina. Non sarà il brivido dei 350 km/h dei prototipi da pista, ma richiede comunque una buona dose di coraggio. “Siamo su un grattacielo a Dubai, di certo non progettiamo nulla di buono… Il mio amico Mario Ruiz ed io abbiamo osato superare la nostra paura delle altezze“, ha commentato Jorge Lorenzo sui social. La giornata termina fra serate in locali di lusso e banconote false lanciate sui tavoli. Alla faccia del coronavirus!

DUBAI E IL CORONAVIRUS

Immagini che sembrano arrivare da un altro mondo quelle postate dal maiorchino sui social. Ma in realtà arrivano dal pianeta Terra. Insolite soprattutto per noi italiani, da giorni costretti a limitare fortemente ogni spostamento per la pandemia da coronavirus. Negli Emirati Arabi Uniti, e in particolare a Dubai, com’è la situazione? Negli UAE 65 le persone infette, 11 nelle ultime 24 ore, 20 i ricoverati, nessun decesso. Ma le autorità iniziano a prendere delle precauzioni contro il Covid-19, sotto le direttive dello sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai e presidente del Consiglio esecutivo di Dubai.

Il consiglio ha delineato una serie di precauzioni per garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti pubblici. E contribuire agli sforzi locali e internazionali per combattere la pandemia. Abdullah Mohammed Al Basti, segretario generale del Consiglio esecutivo di Dubai, ha sottolineato la necessità di prendere tutte le misure necessarie per proteggere i dipendenti pubblici. Incentivati il lavoro da casa, orari di lavoro flessibili, riunioni virtuali attraverso piattaforme digitali, l’invito ad evitare viaggi di lavoro se non necessari. Parte delle misure precauzionali comprende inoltre la sterilizzazione di uffici e strutture. Agli hotel e ai caffè è fatto divieto di servire il narghilè. Ma nei prossimi giorni le restrizioni potrebbero intensificarsi.

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