22 Aprile 2020

Jorge Lorenzo a Lugano: una strategia anti-depressione

L'ex campione MotoGP è tornato a Lugano e approfitta della giornata di sole per trascorrere del tempo in terrazza: "Il miglior metodo per non deprimersi".

MotoGP, Jorge Lorenzo

Dopo quasi due mesi trascorsi a Dubai Jorge Lorenzo è riuscito a tornare nella sua casa a Lugano. Rimasto confinato in una stanza di albergo dell’Emirato Arabo, il collaudatore Yamaha ha preso un aereo in un aeroporto quasi spettrale, con tutti i negozi chiusi e quasi nessun passeggero. Attualmente in Svizzera si contano 28.268 casi confermati di Coronavirus e 1.217 decessi. In Canton Ticino si contano 3.089 casi positivi cumulativi e 295 decessi dal mese di febbraio. Da ieri il lockdown assume una connotazione più soft con la riapertura delle fabbriche con un massimo di 10 dipendenti.

L’ex campione di MotoGP approfitta della giornata di sole per fare il pieno di vitamina D. “Giornata spettacolare qui a Lugano. Approfitto della giornata per prendere il sole e ricaricare le batterie con la vitamina D mentre leggo alcuni libri. Penso che approfittare del tempo per concentrarsi sul presente, mentre si svolgono i nostri compiti, sia una buona strategia per non deprimersi in momenti difficili e incerti come questo. Un giorno in meno“.

Per il momento Jorge Lorenzo continua a rispettare la quarantena, godendosi il sole dalla terrazza. Nei giorni precedenti il maiorchino si è detto pessimista sul possibile inizio della stagione MotoGP. Non resta che attendere ancora qualche mese per sapere se Dorna riuscirà ad allestire un campionato. In quel caso avrebbe ancora qualche speranza di partecipare ad una gara come wild card.

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1 commento

  1. lorenzoursan_14190819 ha detto:

    A Lugano come in tutta la Svizzera si può uscire anche soltanto per svolgere attività fisica e passeggiate senza limitazioni, basta evitare assembramenti di più di 5 persone, ed anche l’utilizzo della mascherina non è obbligatorio. La sanzione in caso di mancato rispetto del divieto di assembramento è comunque di 100 franchi, meno di 90 euro. Supermercati e negozi funzionano nel rispetto delle limitazioni imposte. Sarà il caso di farsi qualche domanda in merito a così tanta differenza nella gestione di questa situazione? E forse per chi scrive di dare resoconti un po’ più realistici ed accurati?