13 Agosto 2017

MotoGP: Valentino Rossi, il sogno è già tramontato?

Solo settimo, dietro a tutti i rivali diretti per il Mondiale, VR46 è scivolato a -33 punti da Marquez. Perchè è stato 2"3 più lento in una gara 3" più veloce di un anno fa?

Lo straordinario trionfo di Andrea Dovizioso non farà passare in secondo piano il responso più crudele della sfida austriaca: a sette GP dalla fine, scivolato a -33 punti dal battistrada Marc Marquez, il sogno del decimo titolo per Valentino Rossi potrebbe essere già tramontato. (qui cronaca e risultati del GP)

ATTESA DELUSA – I fini commentatori tecnici della MotoGP ci avevano assicurato che il settimo posto in prova e era bugiardo, che Valentino aveva pacchetto tecnico e passo gara giusti per giocarsela con tutti, forse perfino con Marquez e la Ducati. Invece Rossi ha concluso la gara esattamente nella stessa posizione, preceduto da tutti gli avversari diretti nella corsa al titolo. 33 punti di ritardo non sono una voragine di per se, (ne restano 175 in palio) ma il problema grosso è che  Rossi adesso ha tre piloti davanti: oltre a Marzquez allungano Dovizioso a +17 e Vinales a +9. Per rimediare la situazione Valentino deve  sperare in qualche evento particolare, oppure di battere costantemente tutti, da qui alla fine. Ma nelle undici gare che abbiamo alle spalle i tre che lo precedono hanno vinto tre volte a testa, contro l’unica di VR46, ad Assen. Da qualunque angolazione la si guardi, la rimonta appare assai improba. 

GAMBERI – Fra telai e carenature che vanno e vengono, assetti rivoluzionati ogni volta, la Yamaha che doveva essere la moto più costante, facile da gestire e più risparmiosa per le gomme, nelle ultime uscite  è andata in crisi. Inspiegabile. Ducati è andata avanti, Honda è risorta su un tracciato come il Red Bull Ring dove aveva sofferto moltissimo. Yamaha invece è andata indietro. Di brutto. Un anno fa Valentino Rossi aveva coperto i 28 giri di gara in 39’50”070, finendo quarto a 3”8 dalla Ducati di Andrea Iannone. La Yamaha aveva piazzato Jorge Lorenzo sul podio, a 3”3 dalla Rossa. Questa volta Rossi ha alzato il ritmo di 2”3 ( tempo totale 39’52”318) in una gara che è stata più veloce rispetto a dodici mesi fa: Dovizioso ha vinto in 39’43”323 contro 39’46”255 di Iannone. Anche Vinales è stato più lento di 1″1 (sempre sui 28 giri) del predecessore Lorenzo: quindi più che un problema d i piloti, sembra una questione tecnica.  

I conti di Rossi e Yamaha non tornano. E il tempo comincia a stringere. 

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