24 Febbraio 2022

Paolo Simoncelli “Un futuro in MotoGP? Non ci penso proprio!”

Paolo Simoncelli va per gradi "Preferisco avere tanti sponsor piccoli che se ne salta uno sopravvivo. Con un solo sponsor grande ci si può fare male. MotoGP? No grazie".

Paolo Simoncelli, SIC58

“Tante gocce fanno il mare” cita un proverbio. Questa è un po’ la filosofia di Paolo Simoncelli, sempre saggio e pragmatico. In Moto3 il Sic58 non ha un title sponsor ma ha comunque un ottimo staff ed una squadra di alto livello.

“Preferisco avere molti sponsor piccoli che mi aiutano – afferma Paolo Simoncelli – In questo modo se ne salta uno si riesce a sopravvivere. Se invece si ha un solo sponsor grande c’è il rischio di farsi male sul serio”.

Il 2022 è un anno ricco di cambiamenti per il tuo team. Cosa ti aspetti?  

“In questo momento nessuno ci dà per favoriti e magari saremo la sorpresa. In Moto 3, vedo Riccardo  Rossi molto convinto e Lorenzo Fellon in crescita: se riesce ad essere un po’ meno testardo può fare bene. Poi in MotoE abbiamo Kevin Kannoni che nelle ultime gare dell’anno scorso è andato forte, ha fatto il giro veloce a Misano ed ha veramente un bel potenziale. Non faccio pronostici, non dico nulla per scaramanzia però penso che potremmo essere protagonisti”.

Intanto sei riuscito a tenere il capo tecnico Marco Grana, corteggiato da team di MotoGP. 

“È veramente un grande capo tecnico ma al di là di questo ci vogliamo bene. Sembra banale ma siamo veramente una famiglia. Ogni tanto io mi arrabbio ma ci vuole, va bene così”

Mondiale Junior, Moto 3 e Moto E. Quando vedremo il team Sic 58 in categorie superiori, magari in MotoGP?

“È difficile, complicato, soprattutto a livello economico. In MotoGP  la musica cambia e tanto. Al momento non ci penso proprio”.

A proposito di MotoGP, il 2022 è il primo anno senza Valentino Rossi in pista.  

“Abbiamo vissuto altri momenti simili. Io ricordo quando ha smesso Giacomo Agostini, quando Mike Hailwood ha lasciato le competizioni… Le cose vanno avanti.  Secondo me è più una questione mediatica. Bisognerebbe spingere di più i piloti delle piccole categorie in modo da creare poi dei personaggi futuri. Noi della Moto3 siamo un po’ abbandonati. C’era Valentino, molti hanno seguito il faro ed ora si trovano un po’ scoperti, il problema è solo quello”.

Foto Marzio Bondi

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