22 Gennaio 2020

Valentino Rossi-Yamaha, c’è tanta fretta. Sumi: “Deve decidere presto”

Valentino Rossi ha poco tempo per dare una risposta a Yamaha. Pronto un ruolo importante all'interno dell'azienda in caso di addio alla MotoGP.

Valentino Rossi

Takahiro Sumi, project leader Yamaha, non può concedere troppo tempo tempo a Valentino Rossi. La decisione andrà presa in tempi brevi, non oltre l’approdo del campionato MotoGP in Europa. “Valentino è il faro del nostro marchio… ma deve decidere presto se rimarrà in pista o sarà il punto di riferimento della nostra azienda“. La casa di Iwata è pronta a concedergli un ruolo dirigenziale e del resto non potrebbe essere altrimenti. Senza il Dottore le moto del Diapason rischierebbero di perdere una bella fetta di mercato. Un contraccolpo che teme anche Dorna in caso di addio.

Dal canto suo Valentino Rossi ha chiesto alcuni cambiamenti per la M1 2020, dopo una stagione MotoGP davvero difficile e che non merita di essere ripetuta. Da parte sua e di Maverick Vinales la priorità è una maggior velocità massima sui rettilinei. Un desiderio solo in parte realizzabile, perché Yamaha non ha nessuna intenzione di perdere gli altri punti di forza. Inoltre le prestazioni generali di Fabio Quartararo sono la prova evidente che la top speed non è tutto. E con la moto 2019 Vinales ha conquistato due vittorie e un terzo posto in classifica di tutto rispetto.

Bisognerà quindi adeguarsi al giusto equilibrio che verrà sperimentato nei test di Sepang e Losail a febbraio. Previsti passi in avanti, ma soprattutto a livello di mappature e assetti. Piccoli dettagli che obbligheranno i piloti a dover fare la differenza. “Certo, il motore è importante – ha sottolineato Sumi a Motorsport-Total.com -. Ma penso che la filosofia del produttore si rifletta nel modo in cui si tenta di ottenere più velocità, più potenza o un miglioramento del pacchetto complessivo“.

Troppi gli errori commessi in passato, come l’assidua ricerca di un aggiornamento di telaio dietro cui Valentino Rossi e Maverick Vinales hanno corso per l’intera stagione 2018. “Non abbiamo un motore in grado di tenere il passo con la Ducati, quindi ci siamo concentrati sulle curve“. E per migliorare la percorrenza in curva sarà fondamentale risolvere i problemi di grip al posteriore e migliorare il setting della moto sin dal venerdì. Senza commettere banali errori di strategia. Per questo motivo si tenta la carta David Munoz.

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