25 Maggio 2020

Valentino Rossi o Marc Marquez? La scelta di Lucio Cecchinello

Valentino Rossi o Marc Marquez? Un quesito che dividerà per sempre il tifosi della MotoGP. Ma Lucio Cecchinello prova a sbilanciarsi.

MotoGP, Marc Marquez e Valentino Rossi

Valentino Rossi o Marc Marquez? Ai posteri l’ardua sentenza. Lucio Cecchinello prova a dare a Cesare quel che è di Cesare, con due generazioni diverse di piloti e stili di guida. Ogni età ha il suo trascinatore… D’altronde il boss del team LCR Honda ha un piede in casa HRC e un altro nell’italianità, sbilanciarsi non è per nulla facile. Il campione di Tavullia “dovrebbe avere una statua su ogni circuito“, ha dato tanto alla MotoGP non solo in termini di titoli iridati e vittorie. Chiudere la carriera nel team Petronas SRT, a suo dire, non è il modo più lodevole per una leggenda, “un pilota non vorrà mai finire la sua carriera in questo modo“.

ROSSI-MARQUEZ GENERAZIONI DIVERSE

In un’intervista con il podcast di “BT Sports”, Lucio Cecchinello ha provato a sciogliere il dubbio amletico di tanti tifosi. “Non è una domanda difficile. Ho scelto Marc Marquez perché c’è un’evoluzione in ogni sport. C’è un’evoluzione nello stile di guida. È un’evoluzione naturale“, spiega il manager di origine veneta. “Dovresti mettere una statua in onore di Valentino su ogni pista perché ha portato le corse in moto a un nuovo livello, le ha rese estremamente popolari. È fantastico. Ma se guardi come funziona lo sport sceglierei Marc Marquez perché ha alzato il livello“.

Il passato e il presente della MotoGP, un po’ come il passato e il presente della vita. C’è chi preferisce ricordare nostalgicamente i tempi che furono e non saranno mai più. E chi esalta la modernità, il nuovo che avanza. “Prima c’erano piloti che potevano scivolare con la gomma posteriore. Ciò accadeva negli anni ’80 e ’90. Poi c’erano piloti che potevano scivolare su entrambe le ruote. Ora c’è Marquez che può usare la sua tecnica per prevenire una caduta dopo che la ruota anteriore ha perso aderenza. Non è una mossa in cui conta la fortuna – ha sottolineato Lucio Cecchinello -. È una tecnica“. Marc Marquez ha aperto l’era dei piloti di nuova generazione, ispira le future leve, diventa oggetto di studio. “È una tecnica che i piloti dell’era di Valentino Rossi non hanno usato. Mi aspetto che Marc ispiri i giovani piloti“.

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3 commenti

  1. Max75BA ha detto:

    …le valutazioni di Cecchinello sono valide e condivisibili, però non possiamo dimenticare che Valentino nella sua lunga carriera ha vinto in 500 e motogp, ha vinto con 2 case motociclistiche, ha affrontato 6 campioni del mondo in top class e nel 2015 avrebbe potuto vincere il titolo in “era” Marquez…manca un confronto vero tra i due, nei rispettivi apici delle loro grandiose carriera è un peccato!!! Concordo che chiudere una carriera così strepitosa per il nostro Rossi in un team non ufficiale dispiaccia…speriamo in futuro che riemerga la “scuola”italiana…

  2. More_Pills ha detto:

    Marquez è sicuramente un fenomeno, chi è così scemo da negarlo?
    Se poi parliamo di sportività, peró, manco alla sagra con gli autoscontri c è gente così antisportiva.
    Mi spiace, ma un vero pilota non deve essere solo veloce.

  3. chris101ar_14588642 ha detto:

    Marquez avra inventato un nuovo modo di guidare ed è fortissimo ma è anche molto bravo ad usare gli avversari come sponda, anche Rossi è stato duro a volte… in 24 anni