Valentino Rossi: “Meraviglioso non soffrire di sindrome compartimentale”
Valentino Rossi tra i pochi piloti MotoGP a non aver mai sofferto di sindrome compartimentale. Nel test di Jerez lavoro su forcella e distribuzione pesi.

Nel lunedì di test MotoGP Valentino Rossi ha provato a lavorare su alcuni dettagli della sua M1. L’obiettivo è migliorare il feeling con la moto per non farsi trovare impreparato a Le Mans e al Mugello. Saranno due Gran Premi fondamentali per pianificare il suo futuro, dopo aver assestato un bel colpo per quanto riguarda il team VR46.
Il bilancio dei test
Fuori dalla zona punti in gara, 12° nel giorno di prove ufficiali. Il 42enne non ha esitato a compiere giri, a dimostrazione dell’impegno che sta elargendo per tornare nel gruppo davanti. “E’ stato un buon test, abbiamo provato cose interessanti. Soprattutto come setting della moto abbiamo lavorato per andare meglio in frenata perché in gara soffrivo, e per entrare meglio in curva. Poi c’erano alcune cose da provare per Yamaha – aggiunge Valentino Rossi -. Abbiamo migliorato il passo gara. Ho fatto il setting della forcella, abbiamo cambiato un po’ la distribuzione dei pesi della moto. Abbiamo messo i dischi grossi perché in gara ero un po’ in difficoltà con la temperature dei dischi e mi sono trovato meglio. Ho avuto buone sensazioni a guidare ed ero abbastanza veloce“.
Problema di grip
La priorità del campione di Tavullia è trovare l’ingrediente vincente per migliorare il feeling con le gomme. In accelerazione accusa mancanza di grip, lo stile di guida diventa fondamentale per la gestione e l’aderenza. “Le gomme sono molto morbide per me, ma sono uguali per tutti. Non mi sento bene sulla mia moto perché ho problemi di accelerazione e con il mio stile di guida. Non ho grip in accelerazione o in uscita di curva. Abbiamo lavorato molto con la mia guida e la forcella anteriore, per frenare in modo diverso ed entrare in curva più velocemente, questo era l’obiettivo“.
La sindrome compartimentale
Ha fatto il giro del web la foto tra Valentino Rossi e Fabio Quartararo che si sono scambiati i caschi. “Il Dottore dice ci vediamo a Le Mans più forti di prima“, ha scherzato il pilota francese, assente al test MotoGP per operarsi all’avambraccio. Fabio era in testa alla gara quando, nelle fasi finali, un problema fisico lo ha sprofondato al 13° posto. “La sindrome compartimentale è legata alla potenza, all’aumento delle prestazioni della moto, all’accelerazione, alla velocità, alla frenata… la moto va molto veloce. Non soffrire di questo problema è meraviglioso – sottolinea Valentino Rossi -. Quando si va molto veloci su una moto questo problema può sorgere“. Ad oggi il campione di Tavullia è uno dei pochi piloti a non averne mai sofferto.
1 commento
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Non sarebbe ancora in pista se avesse subito molti infortuni.Dopo Mugello( 2010) con l’operazione di
tibia e perone ha avuto pochi guai.
La spalla per la caduta con il cross e l’intervento
nel 2017,sempre a tibia e perone.
Gli è andata di lusso rispetto a colleghi forti come
Dani e Jorge che si sono ritirati per guai fisici.
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