14 Marzo 2022

Valentino Rossi, la maledizione di Razali: “Non doveva essere più campione”

Razlan Razali rivela un episodio avvenuto nel 2005 con Valentino Rossi: una "maledizione" lanciata per un mancato autografo.

MotoGP, Valentino Rossi

Tra Valentino Rossi e Razlan Razali non è stata una collaborazione facile. Le trattative per la firma si sono prolungate più del solito nel 2020 e la stagione MotoGP 2021 insieme si è rivelata poco proficua per entrambi. L’ottavo piazzamento in Austria-2 si è rivelato il miglior risultato, solo quattro volte nella top-10, tanto da spingere il campione a lasciare il Motomondiale per mancanza di stimoli e prestazioni. All’età di 42 anni era inevitabile, anche se ti chiami Valentino Rossi, in uno sport dove sono i giovani a dettare il ritmo e conquistare successi. In un episodio della serie ‘MotoGP Unlimited’ emerge una curiosa storia raccontata dal manager di origine malese. E svela una “maledizione” lanciata durante una giornata di test a Sepang…

Il rapporto tra Valentino Rossi e Razali

Correva l’anno 2005 e Valentino Rossi in sella alla sua amata Yamaha M1 teneva un test invernale in Malesia. Razlan Razali ricorda di esserlo andato a trovare per chiedere un autografo: “Mi è passato accanto ignorandomi completamente… Alzai gli occhi al cielo e dissi: ‘Vieni nel mio paese e osi farmi questo? Gli ho lanciato una specie di maledizione, augurandogli di non essere mai più campione del mondo“. Il malocchio non ha colpito il campione di Tavullia che proprio nel 2005 vinceva il suo settimo titolo iridato. Ma Razali prosegue: “Da quel momento ho perso interesse per lui, fino al momento in cui ci è stato offerto di ingaggiarlo. Mi sono detto: “Non è vero…” Ma è così, è la vita, è il karma. E lui non sa tutto questo, non gliel’ho mai detto“.

Prima di arrivare alla firma ci sono voluti diversi mesi, il suo trasferimento nel team satellite era fortemente voluto dalla Casa di Iwata, intenzionata a liberare una sella nel team factory per Fabio Quartararo. L’allora team Petronas avrebbe voluto promuovere i giovani piloti talentuosi, ma allo stesso tempo non ha voluto perdere la ghiotta occasione di fargli vestire i colori della sua squadra. “L’obiettivo era essere competitivo con lui, e se riuscivamo a farlo sarebbe stato fantastico. Da giovane ero un suo grande fan, ma ho un ricordo negativo di quell’evento avvenuto nel 2005“.

Di certo il karma sembra essersi ritorto anche contro Razali, che non solo ha perso il supporto del colosso petrolifero Petronas, ma non naviga certo in buone acque. Darryn Binder e Andrea Dovizioso riusciranno a risollevare le sorti del suo team? A giudicare dai risultati del primo Gran Premio in Qatar l’impresa sembra piuttosto difficile. Inoltre Valentino Rossi, dopo la maledizione del 2005, ha vinto altri tre Mondiale in MotoGP ed è diventato una leggenda.

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