19 Settembre 2019

Valentino Rossi guida l’evoluzione Yamaha. Bradl: “È sotto pressione”

L'evoluzione della Yamaha M1 è affidata al nove volte iridato. Vinales e Quartararo avanti senza novità. Stefan Bradl dice la sua...

Valentino Rossi

A guidare l’evoluzione della Yamaha M1 in questo momento è Valentino Rossi.  Dal test di Misano ad oggi è l’unico pilota ad aver montato le nuove componenti sfornate dagli ingegneri di Iwata: il forcellone in carbonio, il doppio scarico e la ruota anteriore carenata. Maverick Vinales ha preferito ritardare la sperimentazione, Fabio Quartararo e soprattutto Franco Morbidelli beneficiano degli aggiornamenti solo dopo l’approvazione definitiva.

Nelle ultime tre gare il Dottore ha chiuso sempre ai piedi del podio. Per arrivare in top 3, anche sul gradino più basso, richiede un ulteriore step. E nel box VR46 si lavora a pieno regime per trovare quel dettaglio in grado di migliorare ulteriormente l’accelerazione in uscita di curva. Qui fa la differenza il rookie Quartararo, in sella ad una M1 con un telaio di anni fa e un motore che ha 500 giri motore in meno degli ufficiali. Nonostante tutto Fabio è velocissimo, senza pretendere molto dalla fabbrica Yamaha. Se ci riesce il giovane ‘garzone’ francese, vien da pensare che  anche un veterano come Valentino Rossi dovrebbe riuscirci.

Ma a giocare a sfavore del pesarese anche il continuo provare nuovi elementi, che richiedono tempo e giri preziosi per valutare la reale efficacia. Eppure dopo la pausa estiva qualcosa è cambiato in positivo anche nel suo modo di affrontare le prove libere in ottica qualifiche. Ha sempre centrato l’ingresso diretto in Q2, obiettivo minimo per un pilota ufficiale. Contemporaneamente rappresenta l’avanguardia dello sviluppo, con Vinales che sembra maggiormente indirizzato alla posizione in classifica. Del resto l’obiettivo dello spagnolo è centrare per la prima volta il traguardo di miglior pilota Yamaha. Tra qualche mese c’è un contratto da rinnovare e i risultati contano non poco per il valzer degli ingaggi…

Valentino Rossi e Marc Marquez

VALENTINO ROSSI ‘SOTTO PRESSIONE’

Non solo test ed evoluzione per Valentino Rossi. Il week-end di Misano ha offerto nuove incandescenti emozioni al termine delle qualifiche. Il (quasi) contatto con Marc Marquez ha rispolverato i fantasmi del 2015 (su ambo i fronti), le dichiarazioni del sabato sera hanno riportato alla mente quelle post Rio Hondo 2018. La pressione psicologica svolge un certo ruolo anche sulle prestazioni di un nove volte campione del mondo. Per dirla alla Stefan Bradl… assistiamo ad un passaggio generazionale. “Marc è stato un po’ una seccatura per Rossi negli ultimi anni, con tutti gli scontri in pista e gli alterchi fuori – ha detto il collaudatore tedesco a Servus TV -. Non sono davvero buoni amici, è chiaro, ma è anche una sorta di cambiamento generazionale perché Marquez ha ereditato tutti quei trucchetti. Anzi li ha ulteriormente perfezionati“.

Il Cabroncito ha “costretto” Valentino Rossi a cambiare continuamente stile di guida per avvicinarsi ai suoi tempi. Anche se non basta. A 40 anni difficile assumere quella veste di camaleonte stilistico, quella capacità di adattarsi ogni volta a mutevoli condizioni meteo, di pista, di asfalto, gomme… “Non è abbastanza, vuole salire sul podio, non è soddisfatto del quarto, quinto o sesto posto, vuole salire sul podio e vincere gare”, ha sottolineato l’esperto Bradl. “È più sotto pressione rispetto agli altri piloti Yamaha: Quartararo come rookie, poi Vinales che è arrivato terzo. Rossi deve cercare di uscire dalla crisi. È ancora uno dei migliori piloti della MotoGP, ma i giovani selvaggi gli rendono la vita difficile“.

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1 commento

  1. lorenzoursan_14190819 ha detto:

    Yamaha dovrebbe puntare sul presente e sul futuro prossimo e tirare fuori altri 2 motori per Quartararo già da questo fine settimana, a giovarne sarebbe di sicuro anche lo spettacolo in pista. Il francese pilota senza risparmiarsi, va fortissimo ed è bellissimo da vedere girare.