13 Febbraio 2022

MotoGP, Yamaha-Quartararo: il contratto è una partita a poker

Dopo i Test MotoGP a Mandalika è tempo di contratti. Massimo Meregalli, team manager Yamaha, consapevole di poter perdere Fabio Quartararo.

MotoGP, Massimo Meregalli

Fabio Quartararo e Yamaha ai titoli di coda già dopo i test MotoGP? Le trattative sono in corso, il campione francese lascia una “finestra aperta”, la Casa di Iwata spera di chiuderla. Sarà difficile convincerlo a restare, dopo mesi di pressanti richieste sulle specifiche del motore 2022. Durante la pausa invernale gli ingegneri non sono riusciti a dargli quanto richiesto: più cavalli per il quattro cilindri in linea.

Yamaha al limite per Quartararo

Per tradizione la YZR-M1 non è mai stata una moto veloce sui rettilinei. Dopo la conquista del titolo mondiale 2021 Fabio Quartararo si accorge che per tenere il passo dei migliori deve guidare al limite in ogni curva. E la continua ricerca del limite può portare ad errori, cadute, zero punti. Nella terza giornata di Test a Mandalika ha effettuato una simulazione gara con la media al posteriore: “Un vero incubo, mai avuto una sensazione peggiore“, ha commentato a caldo il pilota di Nizza. Forti vibrazioni all’anteriore hanno lasciato intendere che non è possibile andare oltre un certo limite e per il Qatar non potranno esserci novità.

Mercato piloti MotoGP in fermento

Yamaha e il suo manager Eric Mahè sono in contatto quotidiano, si prova a cercare un accordo, magari anche pluriennale. Massimo Meregalli non può nascondere che la firma sarà un traguardo difficile. Forse impossibile prima del Gran Premio di Losail del 6 marzo. Fabio Quartararo vorrebbe attendere le prime gare per avere le idee più chiare. “E’ normale che abbia ricevuto delle proposte”, aggiunge il tecnico italiano a MotoGP.com dopo l’ultimo giorno di test a Lombok. “Facciamo tutto il possibile per tenere Fabio con noi nel prossimo biennio o anche più“.

Un contratto quadriennale alla Marc Marquez? Nulla è dato sapere, sono giorni frenetici dietro le quinte, con Honda che si inserisce pericolosamente nelle trattative. Un’autentica partita a poker dove chi azzarda può vincere o perdere tutto. “Proveremo a valutare tutte le proposte che riceverà, scopriremo le carte in tavola e dovrà scegliere quello che è meglio“, dichiara il team manager. Cambiare costruttore non garantisce un successo sicuro. Soprattutto se la futura moto è una RC213V. “Puoi sapere quello che hai, ma non quello che avrai“.

Meregalli fiducioso sulla YZR-M1

In Qatar i motori verranno congelati per la stagione MotoGP 2022 (ad eccezione di Aprilia). Yamaha potrebbe offrirgli garanzie sul progetto 2023, lavorare su un motore radicalmente modificato per il prossimo anno. Oppure perdere il suo campione e doversi mettere alla ricerca di un sostituto da affiancare a Franco Morbidelli. “La nostra filosofia in questo momento è massimizzare il più possibile il nostro pacchetto. Lavoreremo bene, è un lungo calendario con 21 gare. E la costanza che abbiamo avuto l’anno scorso – conclude Massimo Meregalli – ci dà fiducia“.

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Foto: Motogp.com

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