17 Marzo 2022

MotoGP, Vinales sotto pressione: “Tutti si aspettano che io vinca”

Maverick Vinales esclude problemi di pressione psicologica. Nel week-end MotoGP a Mandalika continua l'adattamento all'Aprilia RS-GP22.

MotoGP, Maverick Vinales

Maverick Vinales arriva al round di MotoGP a Mandalika con una buona dose di delusione dopo il 12° posto nel GP del Qatar. Non è riuscito a confermare le buone sensazioni dei test invernali, quando i tempi sul giro sembravano più fluidi e semplici da raggiungere. Non si pone obiettivi in termini di posizioni, ma la priorità è migliorare il feeling con l’Aprilia RS-GP22, soprattutto alla luce del 4° posto di Aleix Espargarò. Alla seconda tappa stagionale però si comincia ad avvertire già una certa pressione…

Vinales alla ricerca del cambiamento

Il pilota di Roses si aspettava di fare meglio a Losail. “Non mi sono ancora adattato alla moto, è difficile in 40 minuti trarne il meglio. Ci vuole tempo, automatizzare tutto, per me è qualcosa di nuovo, come imparare a camminare in modo diverso“. Il trasferimento dalla Yamaha M1 con motore quattro cilindri in linea ad un prototipo con propulsore V4 non è facile e richiede un cambio di stile di guida, su cui è difficile concentrarsi durante i week-end di gara, quando la priorità è allestire il miglior setting in ottica domenicale. “In MotoGP le cose possono cambiare da un fine settimana all’altro, di settimana in settimana, dobbiamo essere positivi“.

Molto può cambiare con l’introduzione della nuova gomma che Michelin porterà nel week-end indonesiano, più dura ma con minor aderenza. “La cosa più difficile del weekend sarà che avremo gomme che non testiamo da molto tempo, non sappiamo come funzioneranno. In Qatar mi sono adattato abbastanza bene alla moto, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Voglio iniziare il fine settimana con ottimismo“.

In passato Maverick Vinales ha lamentato problemi di pressione. Si ricordino certe dichiarazioni rivolte a Valentino Rossi, il suo addio alla Yamaha nella stagione dell’exploit di Fabio Quartararo. “Ho lavorato con uno psicologo, con un fisioterapista, un personal coach, con i miei ingegneri e meccanici… Devi lavorare tutti i giorni. La pressione è molto difficile da assimilare se sei solo. Vedo che tutte le persone si aspettano che io vada da qualche parte e vinca. Da un lato è una buona cosa, perché la gente si fida di me, ma dall’altro è difficile da accettare. Ma questa pressione mi fa provare sempre di più, sto per diventare il miglior Maverick, ma passo dopo passo e lentamente“.

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