17 Novembre 2020

MotoGP, Valentino Rossi scomunica Yamaha: “Servono investimenti e gente nuova”

Valentino Rossi boccia il lavoro della Yamaha in MotoGP. Servono investimenti, nuovi tecnici e più intesa tra Europa e Giappone.

MotoGP, Valentino Rossi a Valencia

Dopo una lunghissima carriera nel Motomondiale, 15 stagioni MotoGP con Yamaha, Valentino Rossi si appresta a correre il suo ultimo GP con il team factory. Dal prossimo anno sarà Fabio Quartararo a prendere il suo posto, promosso ancor prima che il Mondiale 2020 avesse inizio. Nel suo anno da rookie ha mostrato grandi doti in sella alla M1, ma quest’anno è inciampato nelle lacune tecniche, alla pari degli altri piloti di Iwata. Forte di un retroterra storico-leggendario e di una carriera ormai al tramonto, il Dottore è andato giù duro contro i vertici giapponesi.

I tecnici Yamaha non solo hanno fallito nell’evoluzione della YZR-M1 durante lo scorso inverno. Non solo non hanno colmato, almeno in parte, il gap in termini di top speed. Ma hanno commesso un errore da principiante con le valvole incriminate dalla MSMA, perdendo inoltre il tradizionale vantaggio in percorrenza di curva che contraddistingueva il prototipo di Iwata fino all’anno scorso. “Quello che è certo è che non c’è stato il passo di prestazione che ci aspettavamo per essere competitivi“. La MotoGP odierna chiede investimenti, per capirlo basta fare un giro nel paddock. “Si spendono molti soldi… Nei box delle altre squadre c’è un sacco di gente nuova“, osserva Valentino Rossi a Sky Sport MotoGP. “Invece noi in Yamaha più o meno siamo sempre quelli“.

Test team e problema gomme Michelin

Di cosa ha bisogno la squadra di Iwata per compiere un ulteriore e decisivo step? Secondo il campione di Tavullia serve l’anello mancante tra ciò che viene fatto in Giappone e un team di tecnici in Europa. A cominciare dal test team, dove avrebbe tanto voluto inserire Andrea Dovizioso. “Tutte le fabbriche hanno un team di test molto attivo in Europa e noi no” , ha criticato Valentino Rossi a Valencia. “Abbiamo solo una squadra in Giappone che corre lì, io ci sono stato e non hanno nulla a che fare con i circuiti che corriamo qui. Dobbiamo testare sui nostri circuiti con le nostre gomme”.

Dal 2015 ad oggi la Yamaha sembra scivolata in un burrone tecnico da cui non riesce ad uscirne. La perdita repentina di aderenza al posteriore resta una falla irreversibile, su cui si è cercato di intervenire in tanti modi nel passato. Secondo Valentino Rossi a monte del problema ci sarebbe la mancanza di feeling con le gomme del fornitore MotoGP. “Il problema di grip è iniziato con la Michelin. La nostra moto ha funzionato molto bene con la Bridgestone. Fino al 2015 è stata sempre al top, forse era la moto migliore e si poteva vincere il mondiale. È come se non avessimo capito fino in fondo come sfruttare la Michelin. Il nuovo pneumatico 2020 sembrava fatto per la Yamaha, ma per me è molto simile a quello del 2019. Invece era il pneumatico Suzuki, sembrano averlo capito meglio di noi“.

Foto: Getty Images

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6 commenti

  1. trediciport_13696908 ha detto:

    Quanto hai ragione! Quindi, quando ti ritiri???

  2. Macx ha detto:

    Motoristi Yamaha imbarazzanti, di motore sono indietro come le palle del mio cane…………………..

  3. lorenzoursan_14190819 ha detto:

    Yamaha motogp 2020: 7 vittorie e 9 pole position in 13 gare con 3 piloti differenti, mondiale perso per sfortuna (nel caso di Morbidelli) e per prestazioni altalenanti anche a causa delle gomme e pasticci a livello motoristico. In tutto ciò c’è solo un pilota su 4 che sembra essere veramente non pervenuto…..

  4. More_Pills ha detto:

    Non so quanto cambierà lo scambio Rossi/Quartararo. Sembra che Petronas presenti una moto migliore (dati i risultati) ma non ci scommetterei. Da una parte abbiamo un Rossi che ovviamente non è più il Rossi di 10 anni fa, quello che guida sopra i problemi, poi un Vinales troppo altalenante e facilmente condizionabile dalle situazioni. Dall’altra due piloti giovanissimi con tanta voglia di vincere. Staremo a vedere ma il dubbio che le cose rimangano invariate c’è.