MotoGP, Valentino Rossi: la lettera di addio di Matteo Flamigni
Matteo Flamigni, telemetrista di Valentino Rossi, ripercorre i 18 anni di collaborazione in MotoGP. A fine stagione le strade professionali si divideranno.

L’addio di Valentino Rossi alla MotoGP significa anche la scissione di un gruppo storico di lavoro che per anni ha collaborato fianco a fianco. I rapporti continueranno oltre la pista, ma per Matteo Flamigni si chiude una lunga avventura professionale indimenticabile. Il telemetrista ha condiviso con il campione di Tavullia ben 18 anni, trascorsi a studiare i dati per limare decimi preziosi in vista del giorno dopo. Lunghe riunioni ai box fino a tarda sera, momenti di gioia pura che si sono alternati a stagioni più difficili.
Quattro titoli mondiali con Valentino Rossi, altrettanti mancati per un soffio. Era il 2003, a Phillip Island, quando Matteo Flamigni ha saputo che l’anno seguente avrebbe svolto il suo lavoro insieme a ‘The Doctor’. Fino a quel momento era un temibile avversario, ma da tempo provava grande ammirazione per il giovane talento del Motomondiale. “Ho subito chiamato a casa per dirlo a mia moglie e svegliarla nel cuore della notte, avevo dimenticato il fuso orario. Quella notte non ho dormito pensando a come sarebbe stato lavorare con te, il campione in carica. Non ti nascondo che ero un po’ spaventato“.
La lettera del telemetrista
La conferenza di addio tenutasi al Red Bull Ring ha lasciato attonito il paddock della MotoGP. Un colpo al cuore anche il telemetrista, che sui social ha scritto una lunga lettera di ringraziamento al suo campione. “Non posso fare a meno di pensarci, per entrambi inizierà un nuovo capitolo nelle nostre vite. Non guiderai più una moto e io non sarò più la “telemetria” di Valentino Rossi“. Ma insieme hanno riempito una valigia di ricordi che è già leggenda. “Emozioni sempre diverse, perché nate in momenti differenti della tua carriera, gareggiando contro piloti di tre generazioni diverse che hanno dovuto arrendersi alle tue infinite qualità“.
Il primo titolo iridato è subito arrivato nel 2004 con la Yamaha. L’anno seguente si è ripetuto vincendo 11 GP. E ancora nel 2008, stagione in cui si è passati alle gomme Bridgestone, l’ultimo nel 2009. Il segreto del successo di Valentino Rossi sta nella continua voglia di imparare e sapersi cambiare, oltre che in una grande passione per le due ruote, pronto a qualsiasi sacrificio. “Sai essere un vero leader capace di valorizzare le persone che lavorano con te – aggiunge Matteo Flamigni -. Conservo con molta cura i caschi che mi hai dato in cui appare la mia “faccia” o “mano”. Ne sono fiero! Mi sento parte di qualcosa di unico e irripetibile, tale è l’atmosfera che si è creata intorno al nostro gruppo… È stato un onore e un privilegio essere con te nella tua lunga e meravigliosa carriera!“.
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1 commento
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“gareggiando contro piloti di tre generazioni diverse che hanno dovuto arrendersi alle tue infinite qualità”
Nessuno si ha arreso, da almeno una generazione, anche due.
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