3 Febbraio 2022

MotoGP: Remy Gardner, Raúl Fernández ed il maestro Dani Pedrosa

Shakedown in archivio per i due rookie KTM Tech3. Remy Gardner soddisfatto nonostante il polso, Raúl Fernández ha "riscoperto" Sepang.

motogp ktm

È andato in archivio proprio ieri lo shakedown riservato ad esordienti e collaudatori a Sepang. Il marchio KTM si è presentato con la truppa più numerosa, visto che ha portato in primis i tester Mika Kallio e Dani Pedrosa, ovvero i suoi uomini di esperienza, da affiancare ai rookie Tech3 Remy Gardner e Raúl Fernández. Nei giorni scorsi Pit Beirer in particolare ha sottolineato i nuovi compiti del #26, uno dei quali è lavorare accanto ai due ragazzi al debutto in MotoGP. Nel commento finale dei tre giorni sia il campione che il vice-iridato Moto2 non si sono certi dimenticati di rimarcare l’aiuto ricevuto in questo senso, oltre a raccontare quanto fatto in questi “pre-test”.

A prova di polso

L’incognita maggiore per Remy Gardner era l’infortunio in cui era incappato una decina di giorni prima dello shakedown. Un problema che si è fatto sentire ma, nonostante tutto, i progressi in sella alla RC16 ci sono stati. “Siamo più vicini di quanto mi aspettassi” ha ammesso il pilota australiano. “Mi ha fatto piacere vedere che riuscivo a guidare, anche se mi mancava un po’ di velocità. A fine giornata poi sentivo sempre un po’ di dolore, anzi nell’ultimo giorno mi sono fermato nel primo pomeriggio.” Ma tolto questo problema il giudizio è positivo. “Volevo migliorare il feeling in sella, capire cosa mi serviva per essere più veloce.” Sottolineando anche che “Per un esordiente questo primo contatto in pista è davvero importante. In MotoGP è tutto diverso e sono giornate fondamentali prima dei test.”

Sepang da riscoprire

Nessun guaio fisico invece per Raúl Fernández, che aveva però ammesso di non ricordarsi minimamente il tracciato di Sepang. Una pista che non aveva più visto dal 2019, ovvero pre-pandemia e quand’era ancora in Moto3. E meno male, visto che ha chiuso come miglior esordiente in questi tre giorni… “Sto riscoprendo il circuito di Sepang, mi piace molto” ha sottolineato lo spagnolo. “Il mio primo giorno però è stato molto difficile, non conoscevo né le traiettorie né la moto.” A livello di lavoro, “Fondamentalmente ci siamo concentrati sul feeling in sella senza simulazioni di gara, non era quello l’obiettivo. Quello che volevamo era capire meglio il funzionamento della moto.” Con un piccolo incidente nel corso del day-2. “La pista era troppo calda e sono scivolato, è stata davvero una caduta stupida” ha commentato.

L’aiuto di Dani Pedrosa

Come detto, il collaudatore spagnolo ha seguito da vicino il duo Tech3 in questi tre giorni. Remy Gardner aveva già commentato positivamente la presenza di Pedrosa, l’ha rimarcato alla fine dello shakedown. “È stato molto impegnato con le sue prove, ma abbiamo avuto accesso ai suoi dati, permettendoci di fare qualche confronto.” Raúl Fernández invece è stato ben più prolisso al riguardo. “Lavorare con Pedrosa è un sogno per me. Ricordo una delle sue vittorie a Jerez quand’ero presente in circuito: non l’ho mai dimenticato, è speciale ritrovarmelo accanto nel box.” Sottolineando che “Appena ho un problema gliene posso parlare ed è un bene che mi dia consigli, mi permette di fare passi avanti. Anche perché ha vinto due volte su questo tracciato, quindi sa come affrontare certe curve.”

Foto: Dorna Sports

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