14 Aprile 2022

MotoGP, Quartararo-Yamaha al tavolo da poker: ma i soldi non bastano

Fabio Quartararo deluso dopo il weekend MotoGP di Austin. Le trattative per il rinnovo contratto con Yamaha vanno avanti al rilento.

MotoGP, Fabio Quartararo

Il settimo posto di Austin lascia l’amaro in bocca a Fabio Quartararo e Yamaha: dopo quattro Gran Premi il campione MotoGP è quinto in classifica piloti a quota 44 punti e -17 dalla vetta. La Casa di Iwata è preoccupata non solo per il presente, ma anche per il futuro. Eric Mahè e il suo assistito non hanno nessuna intenzione di dare cieca fiducia al progetto di Iwata per il prossimo biennio, una decisione verrà presa entro giugno. Le prossime tappe europee serviranno a capire se la YZR-M1 è una moto con cui poter puntare al titolo nonostante il gap di potenza sui rettilinei.

Quartararo e i problemi Yamaha

Nel post gara texano Fabio Quartararo era piuttosto deluso e sarcastico. Non solo perché prendeva paga sul lungo rettilineo di 1200 metri (circa 10 km/h il gap dalla Ducati in gara!), ma anche in percorrenza di curva la M1 ha lasciato a desiderare. “Prima il telaio Yamaha era superiore ad altri marchi, adesso non più, ma siamo davvero inferiori in termini di motore“. Si dice che il vero campionato MotoGP comincia in Europa, ma le prime tappe extra-continentali hanno messo in evidenza tutti i punti deboli del prototipo giapponese.

Nel campionato 2021 il pilota di Nizza riusciva a conquistare pole position e prime file con maggior semplicità e in gara tutto diventava più facile. “Quando guidi solo riesci a stabilire il tuo ritmo, ma quando sei nel gruppo è qualcosa che non puoi fare. Abbiamo uno stile di guida molto particolare e non possiamo mantenere lo stesso stile sia in gruppo che in solitaria. Questa è la difficoltà che abbiamo in questo momento, oltre alla velocità massima“.

Quando la YZR-M1 è costretta ad inseguire la pressione della gomma anteriore si innalza e perde aderenza, una pecca su cui gli ingegneri stanno lavorando da tempo senza soluzioni. Per ovviare alla mancanza di velocità massima si sta studiando anche un nuovo aero-pack che esordirà nelle prossime settimane e che sui rettilinei dovrebbe garantire qualche km/h in più grazie a delle ali più piccole. Inutile dire che saranno decisive le prossime gare per stabilire il futuro del campione francese.

Il destino del campione MotoGP

In Yamaha hanno paura di perdere Fabio Quartararo, perché sanno che non si tratta solo di mettersi d’accordo sulla cifra, ma anche di garantirgli un progetto convincente a livello tecnico. “Ci sono diverse opzioni sul tavolo, ma non c’è fretta – ha ribadito il manager Eric Mahè -. C’è l’abitudine di anticipare molto la firma dei contratti e questo non ci piace. In questo momento ci preme di non perdere le opzioni disponibili e vedremo cosa succederà“. Sarà una partita di poker tra il pilota, Yamaha e le altre fabbriche che spingeranno la Casa di Iwata ad alzare l’offerta economica.

Ma c’è la concreta possibilità che Fabio possa cambiare livrea, come dimostrano certe dichiarazioni poco consone dal punto di vista contrattuale… “Cosa ne penso della Yamaha? Preferisco tenere per me la mia opinione“, ha affermato dopo il GP di Austin. Honda e Suzuki restano affacciati alla finestra del mercato, ma sicuramente il suo eventuale addio scatenerebbe un effetto domino nel paddock MotoGP. “Non ho idea di quando si deciderà, ma so di essere in buone mani, il mio agente si sta prendendo cura del mio futuro e ora tutto ciò che ho in mente è cercare di fare del mio meglio in questa stagione. Quanto presto sarà deciso il mio futuro, non lo so – ha precisato ‘El Diablo’ -. Penso che accadrà prima dell’estate“.

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