6 Agosto 2020

MotoGP, Paolo Ciabatti: “Yamaha dovrà fare chiarezza sui motori”

Yamaha al comando della MotoGP ma presto dovrà affrontare il problema motori nella MSMA. Paolo Ciabatti chiede chiarezza prima di dare l'ok alle modifiche.

MotoGP, Franco Morbidelli

Yamaha è al comando della classifica MotoGP con Fabio Quartararo e Maverick Vinales nelle prime due posizioni. Ma non è tutto oro quel che luccica, perché deve affrontare un grosso problema con i motori e le decisioni dipenderanno dagli altri costruttori. Già sul piede di guerra.

Yamaha si rivolge alla MSMA

All’interno del quattro cilindri in linea della M1 c’è probabilmente una componente difettosa che necessita di sostituzione. Finora ha messo ko i propulsori di Valentino Rossi nella prima gara, di Franco Morbidelli nella seconda e di Maverick Vinales nella FP3 del 25 luglio. Inviati ad Iwata, e quindi non più utilizzabili in pista, hanno necessitato di meticolosi controlli per individuare il problema. Intanto Vinales ha già usato il quinto e ultimo motore a disposizione, gli altri piloti Yamaha sono a quota quattro alla vigilia del terzo GP stagionale MotoGP.

Per poter apportare qualsiasi forma di modifica serve l’approvazione delle altre cinque case costruttrici previa riunione MSMA. Qui Yamaha dovrà chiarire per filo e per segno cosa non va e magari avanzare problemi di sicurezza. Altrimenti rischia di trovarsi davanti ad un muro invalicabile. A cominciare da KTM che, per bocca di Mike Leitner, ha fatto sapere sulle colonne di Speedweek.com: “In realtà, niente può più essere scambiato con i motori sigillati. In questo caso, la sicurezza non è un problema“.

Yamaha deve fare chiarezza

Del resto nella MSMA non tira certo una bella aria dopo la contesa sullo spoiler Ducati montato al posteriore. KTM, Aprilia, Suzuki e Honda avevano protestato per violazione del regolamento, ma senza ottenere nulla. Yamaha fu l’unico costruttore a non partecipare alla protesta. Il direttore sportivo della Ducati Paolo Ciabatti ha chiarito che prima di dare il nulla osta bisognerà capire bene cosa non funziona nel propulsore della YZR-M1. “Non conosco il problema Yamaha. Ma i regolamenti sono molto semplici: quando si tratta di affidabilità e se è possibile dimostrare ai membri MSMA che questo scambio o questo aggiornamento è consentito dal regolamento, allora sono d’accordo. Ma la causa deve certamente essere correlata all’affidabilità e non all’aumento delle prestazioni del motore“.

Il prossimo passo tocca alla casa di Iwata che dovrà chiarire l’esatta dinamica del problema. Non è escluso che qualcuno si opponga alla richiesta. Non sembrano esserci problemi di sicurezza, del resto i motori di Valentino Rossi e Franco Morbidelli non hanno perso olio nel momento in cui le rispettive moto si sono fermate. “È una questione delicata. Quartararo è in testa al campionato davanti a Vinales e tutti i piloti Yamaha stanno ovviamente esaurendo i motori dopo il secondo Gran Premio. Gli altri produttori devono avere una chiara comprensione di cosa sta causando questo problema. Quindi – conclude Paolo Ciabatti – si può prendere una decisione. Aspettiamo il momento“.

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