20 Marzo 2021

MotoGP, Marc Marquez racconta il calvario: “L’infortunio mi stava consumando”

Marc Marquez racconta il calvario dell'infortunio, la paura di dover saltare un'altra stagione MotoGP. Ma adesso tutto sembra pronto per il ritorno.

MotoGP, Marc Marquez

DAZN presenta in anteprima ‘Fearless’, il nuovo documentario che affronta la complessa strada verso il recupero di Marc Marquez. Otto mesi dopo l’incidente di Jerez e tre interventi all’omero destro, il campione di MotoGP ripercorre le tappe di questa triste parentesi della sua carriera. Un video della durata di 25 minuti in cui si raccolgono le testimonianze di Alex Marquez, l’ex pilota Carlos Checa, il team manager Alberto Puig, lo psicologo Francisco Solano Romero.

Marc Marquez ha affrontato l’infortunio più difficile della sua vita, ma finalmente intravede la luce in fondo al tunnel. Tutto porta a pensare che in Qatar ci sarà, quantomeno per provare a girare con la sua Honda RC213V. “Sono stati mesi difficili prima di accettarlo e cambiare il chip. Mi stava consumando. Non stavo facendo nulla e perdevo peso. Un’ansia si crea nel tuo corpo“, racconta l’otto volte iridato. Non sono mancati giorni di grande sconforto, in cui ha pensato di dover gettare definitivamente la spugna. “Tutto indicava un miglioramento, ma c’era la paura di un altro infortunio, che tu debba restare così… La paura che dovrai stare fermo senza moto esiste“.

Le (non) paure di un pilota

Per giorni si vociferava di un rischio osteomielite, l’infezione rischiava di peggiorare la situazione clinica e richiedere un quarto intervento. Per Marc Marquez sarebbe stata la botta finale, avrebbe dovuto rinunciare anche alla stagione MotoGP 2021. “C’era la possibilità che l’infezione fosse ancora lì, che il mondo crollasse addosso. Cosa mi ha insegnato l’infortunio? Che questo può finire quando meno te lo aspetti … Ma questo non cambierà certo il mio stile“.

Adesso il ritorno è vicino. Si è allenato con una RC-V stradale in Catalunya e a Portimao, la sua presenza è prevista nel primo week-end di MotoGP a Losail. “Non ho paura di non essere mai più lo stesso Marc Marquez. Se non posso essere lo stesso Marc Marquez, non tornerò. Quando torno il mio corpo deve essere pronto a correre gli stessi rischi. A poco a poco mi sento più forte. Il braccio ha già altre sensazioni e le farfalle sono tornate nello stomaco“. Un vero fuoriclasse su due ruote non può avere paura. “Noi piloti non parliamo mai della morte. Se sali su una moto pensando a queste cose, resta a casa. Mi piace il rischio. Non so allenarmi mantenendomi. Ogni gara è come se fosse l’ultima“.

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