16 Febbraio 2022

MotoGP, Marc Marquez padrone del box. Il capotecnico di Pol: “Seguiamo lui”

Marc Marquez, sei titoli MotoGP, ha un ruolo dominante nel box Honda. Ramon Aurin, capotecnico di Pol Espargarò, ammette: "E' il punto di riferimento".

MotoGP, Marc Marquez

A Losail, prima tappa del campionato MotoGP, Marc Marquez non arriverà al top della condizione. Anche nel test di Mandalika il braccio destro ha destrato qualche problema, pur riuscendo a completare il lavoro sulla nuova Honda RC213V. Tre giorni consecutivi di test hanno pesato sul fisico del campione HRC. “So di non essere al 100% alla prima gara, come vorrei, ma ora ho due settimane a casa, dove devo prendermi cura della mia spalla, del mio fisico, continuerò ad allenarmi. Oggi sono riuscito a fare 12 giri in una volta“.

Marquez faro del box Honda

Nella stagione 2021 ha ottenuto tre vittorie e un podio con il braccio destro ancora infortunato. Nel 2022 sarà in grado di ricominciare quel ciclo vincente iniziato nel 2013, quando è salito per la prima volta su una MotoGP? Il Qatar sarà il primo banco di esame, dove sul piatto della bilancia non ci sarà solo la condizione fisica, ma anche una moto diversa, con più grip al posteriore per tutti i piloti dell’Ala dorata. Oltre a dover fare i conti con una concorrenza che viaggia a distanze molto ristrette. Per HRC l’importante è aver ritrovato il proprio faro luminoso dopo il buio causato dall’incidente di Jerez nel 2020.

All’interno del box la sua presenza si è rivelata fondamentale durante la preseason in Malesia e Indonesia. Ramon Aurin, capotecnico di Pol Espargarò, gli riconosce il ruolo di leader. “Conosciamo Marc Marquez, sappiamo che è un campione. Poi conosce questa moto da otto o nove anni. Di solito quando esprime la sua opinione su un punto ha ragione. Cerchiamo di seguire, e talvolta copiare, i suggerimenti e ciò che fa. Anche se il nostro pilota Pol dice ‘Non mi sento meglio’, proviamo e vediamo se è davvero lo stesso. Marc è il punto di riferimento in Honda e in MotoGP… È molto importante avere un ragazzo così in squadra”.

Marc Marquez nel box Honda

Il ritorno della Formica Atomica

Al fianco di Marc Marquez l’inseparabile Santi Hernandez, che lo ha seguito anche durante il test a Portimao nel mese di gennaio. Inizia una nuova sfida, ma alcuni dei punti deboli registrati sul prototipo 2021 sembrano appianati. Alla vigilia dei test il campione di Cervera chiedeva “soprattutto stabilità in entrata, più grip e più potenza in rettilineo. Normalmente tutti i piloti vogliono più potenza sul rettilineo, più stabilità sui freni e più grip in uscita. È quello che chiediamo, ma alla fine è lì che lottiamo di più, soprattutto sul rettilineo dove puoi ottenere tempi sul giro facili se hai un motore più potente“.

L’infortunio di Jerez sembra aver spezzato un incantesimo, Marc ha perso l’alone di invincibilità. Sicuramente ha cambiato anche l’approccio alle gare, il comportamento in sella, l’infortunio all’omero destro costringe a guardare il mondo della MotoGP con occhi differenti, più cauti. Ma non è certo cambiato l’obiettivo. “Quando lavori con un pilota come Marc per me l’obiettivo è vincere il titolo. Dopodiché vedremo come andrà la stagione, come andrà ogni gara, e dopo vedremo qual è il nostro vero obiettivo“.

MotoGP, Marc Marquez

HRC fame di mondiale

Honda è abituata a vincere e vuole ritornare ai fasti di un recente passato difficile da dimenticare. Alberto Puig ha atteso il ritorno di Marc Marquez come manna dal cielo, esalta le tre vittorie dell’anno scorso ottenute “con un braccio infortunato“. Nessuno può mettere in dubbio la fiducia sul fuoriclasse di Cervera: “La sua carriera in Honda è stata un successo incredibile. In questi ultimi due anni è stato fermato solo dall’infortunio. Senza questo problema al braccio avrebbe vinto anche negli ultimi due anni. È la mia opinione. Potrei sbagliarmi, ma è quello che penso“.

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