3 Giugno 2021

MotoGP, Marc Marquez: dopo l’holeshot… chiede meno top speed

Marc Marquez, sei volte campione MotoGP, chiede soluzioni per limitare la velocità massima in Top Class. Dopo l'infortunio il Cabroncito è più cauto...

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez ci riprova in Catalunya, a meno di una settimana dall’ultimo round MotoGP. Per quanto possa sembrare assurdo, l’obiettivo del campione HRC è chiudere la gara, raccogliere dati sulla RC213V e, soprattutto, testare le sue condizioni. Nella Q1 del Mugello si è dovuto incollare a Maverick Vinales per accedere alla seconda manche delle qualifiche, nelle FP2 ha fatto lo stesso con Franco Morbidelli. In gara è caduto rischiando di rovinare il Gran Premio di Brad Binder. “Sta soffrendo. La Honda, come sappiamo, è una moto molto fisica. Quando non puoi spingere diventa più difficile – spiega suo fratello Alex a sua difesa -. Non ho dubbi che rivedremo il Marc di prima quando si sarà completamente ripreso“.

Eppure sono tanti gli indizi che lasciano pensare che la ripresa sarà più lunga del previsto. Inizialmente si era pensato che fosse da subito veloce, poi l’asticella temporale è stata spostata a dopo la pausa estiva. Dopo il GP d’Italia Marc Marquez ha ammesso di proseguire la cura antibiotica e questo non sarebbe un buon segno secondo il dott. Costa. Il braccio sembra in fase di miglioramento, ma a destare problemi al sei volte campione MotoGP adesso è la spalla. “Da quando ho iniziato a Portimao non significa che ora sia peggio. Noi siamo lì a cercare di adattarci e ogni volta escono cose nuove; anche il braccio, secondo i medici, si sta riadattando alle posizioni in moto“.

Marquez spinge sul freno

A quasi un anno dall’infortunio il pilota della Repsol Honda ha cambiato il registro delle sue parole, del modo di fare e comportarsi. “E’ chiaro che l’intenzione è quella di finire la gara in buono stato, guidando bene, senza far salire troppo il dolore… Tutto può succedere in una gara, puoi cadere o potresti dover ritirarti, questo non è noto. Ma l’intenzione è quella di finire la gara e fare del mio meglio per ottenere un risultato accettabile“. Non è l’unico segnale di fumo proveniente da Cervera. Nelle ultime settimane ha provato ad aizzare una simbolica protesta contro il dispositivo holeshot, ma senza ottenere nulla.

Ha poi incalzato con i limiti di velocità. “Siamo in un campionato in cui gli ingegneri lavorano sodo. Dobbiamo avere le moto migliori e più veloci possibili al mondo – premette Marc Marquez -. Questo è chiaro perché stiamo correndo in MotoGP -. Non possiamo chiedere ai produttori di limitare le prestazioni. In definitiva, dobbiamo trovare un limite in modo diverso“. Da giorni se ne parla anche nella MSMA: Dorna vuole limitare la top speed intervenendo su benzina e capacità dei serbatoi. Ma ancora una volta il fuoriclasse spagnolo sembra aver perso quella spavalderia di un tempo…

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