27 Febbraio 2023

MotoGP, Marc Marquez ammette: “Mai stato un buon compagno di box”

Il campione MotoGP Marc Marquez rivela alcuni retroscena: le tensioni con Dani Pedrosa e il mancato saluto di Pol Espargarò.

MotoGP, Marc Marquez

Dal docu-film ‘All In’ incentrato sulla carriera di Marc Marquez trapelano indiscrezioni interessanti. Essere compagno di squadra del campione di Cervera non è facile per nessuno. Dal suo arrivo nel 2013 nel campionato MotoGP ha avuto scintille con Dani Pedrosa, messo in ombra un campione del calibro di Jorge Lorenzo, mai un buon feeling con Pol Espargarò. Con Joan Mir la musica potrebbe cambiare? La risposta sembra essere ‘no’.

Il mancato saluto di Pol Espargarò

Nel documentario in onda su Amazon Prime Video, Marc Marquez racconta un episodio avvenuto al GP del Mugello 2022. Aveva ricevuto una telefonata dai medici che lo invitavano a recarsi negli USA per il quarto (ed ultimo) intervento al braccio destro. Per il pilota della Repsol Honda era l’ultima possibilità da dentro o fuori, ritornare ad una vita e ad una carriera normali oppure gettare la spugna per sempre. Qualche collega va a salutarlo prima della partenza, diversi altri no. “Aleix Espargaro è stato uno dei pochi che è venuto a trovarmi“, ha raccontato Marquez. “È passato anche Fabio Quartararo. “Invece il mio compagno di squadra Pol non è venuto, eppure era vicino, nello stesso box“.

La visita di Aleix a Marc Marquez

La visita del rivale Aprilia era un po’ inaspettata dopo qualche dissapore del passato, per questo motivo è la più piacevole da ricordare. “So esattamente chi mi sostiene e chi no. O chi mi augura il meglio e chi no. Per fortuna non sono molti quelli che mi augurano il peggio, ma scommetto che qualcuno c’è“, ha continuato il ‘Cabroncito’. Nessun messaggio da Valentino Rossi, “ma questo lo sapevo già“. Nel docu-film viene ripreso il momento toccante in cui Aleix Espargaro è entrato nel motorhome di Marquez per augurargli buona fortuna. Non nasconde l’emozione: “Lo apprezzo tanto“. Il giorno dopo avrebbe preso il volo in direzione della Mayo Clinic dove tutto si è risolto per il meglio.

Esordio teso in MotoGP

Nervi tesi ai box Honda nelle stagioni MotoGP 2013-2014, quando un giovane Marc risultava da subito più veloce dell’esperto Dani Pedrosa. “Dani e io ora andiamo molto d’accordo, ed è una persona fantastica. Ma nei primi due anni c’era tensione. Era il re, il numero 1, e la gente ascoltava quello che diceva nel box. Tutti si aspettavano qualcosa da lui. La squadra era concentrata su di lui“. Il pilota arrivato dalla Moto2 fa subito “boom” e non è facile da digerire. Pedrosa ha ammesso: “In quegli anni c’era molta tensione perché stavamo lottando per la stessa cosa“.

Nervi tesi con Dani Pedrosa

Non solo era muro contro muro, Marquez ha ammesso di essere arrivato al punto di rilasciare falsi feedback per fare naufragare la moto di Dani. “Allora avevamo una moto fantastica e tutto funzionava bene“, ha proseguito il pluricampione della Honda. “Quindi, se un pezzo sostitutivo funzionava per lui, io dicevo che non mi piaceva… Non volevo che l’avesse. È un trucco che fanno tutti. La gente non ne parla“. Chiuso il primo biennio con Marc Marquez due volte campione MotoGP, i rapporti fra i due colleghi di box si fanno più cordiali. “Dopo un po’, penso che tu impari ad accettare la situazione, giusto? Alla fine succederà anche a me“. Non nasconde il suo lato più spigoloso, la voglia di primeggiare ad ogni costo. “Non sono mai stato un bel compagno di squadra“, ha concluso il 30enne di Cervera. “Devi rendere la vita del tuo compagno di squadra impossibile“.

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Foto: MotoGP.com

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