21 Marzo 2022

MotoGP, Marc Marquez il tramonto degli dei: “La peggiore caduta”

Marc Marquez 'knockout': quattro cadute nella MotoGP a Mandalika. Costretto a saltare la gara, sorge la domanda: il campionissimo è in fasce discendente?

MotoGP, Marc Marquez

L’era degli dei sembra davvero finita per Marc Marquez, anche la dea bendata ha deciso di girarsi altrove: l’highside rimediato nel warm-up della MotoGP a Mandalika poteva costargli caro. Dal punto di vista fisico non ci sono (forse) conseguenze, ma psicologicamente pesa. Il fenomeno della Honda è un pilota abituato a cadere: 22 cadute nella stagione scorsa e 4 GP saltati, nel 2017 ne ha addirittura collezionate 27, nel 2018 sono 23 le cadute. Quella che sicuramente ha pesato maggiormente è del luglio 2020 a Jerez de la Frontera, la seconda nel giro di una gara. Da quel momento Marc ‘L’Immortale’ non esiste più.

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Anche nel week-end in Indonesia ha portato a casa il suo bel gruzzolo di quattro incidenti. Il primo nelle FP2 che lo ha escluso dall’accesso diretto alla Q2. La fretta e il desiderio di ritornare ai livelli dei suoi tempi d’oro lo hanno portato a spingere nella prima qualifica, uno scivolone fra i tanti, si rialza e corre ai box per prendere la seconda RC213V ai box e riprovare il time attack prima dello scadere del tempo. Marc Marquez ci riesce ma neppure mezzo giro e cade ancora. Una mancanza di lucidità lo spinge ad accordarsi a Taka Nakagami che lo rallenta e, nel tentativo di sorpassarlo, finisce sull’asfalto.

Non resta che accontentarsi della 15esima piazza, scala un gradino in griglia grazie alla penalizzazione di Franco Morbidelli, ma cerca qualcosa di più in ottica gara. La nuova carcassa Michelin sembra penalizzare maggiormente le Honda, sia sul giro secco che sul passo gara. Quando mancava un minuto alla fine del warm-up, viene lanciato in aria come un proiettile e sbatte con la testa violentemente, rotola sull’asfalto della via di fuga della curva 7, per pochi istanti perde conoscenza. Marc Marquez si rialza ma barcolla, si tiene a fatica in piedi, avrebbe quasi voglia di ritornare ai box Honda per prendere un’altra moto. E’ nel suo Dna, un software programmato per vincere. Ma l’hardware fisico gli impone dei limiti, la botta è stata pesante, è necessario prima andare al centro medico del circuito, poi all’ospedale più vicino in elicottero. E al ritorno a Madrid dovrà sottoporsi ad ulteriori accertamenti. “Sono un po’ stordito ma sto bene“, dirà ai suoi fan qualche ora dopo, mentre guarda il GP di Mandalika dal suo spogliatoio.

Marc Marquez ferito nell’anima

Rispetto ai suoi rivali della MotoGP ha sempre registrato un numero di cadute ben oltre la media, per quella forsennata ricerca del limite. Si allenava sulla flessibilità fisica proprio per attutire al meglio le cadute, cadeva (quasi) di proposito per capire come spingere al limite la moto in un determinato tratto. Era Marc Marquez a limare decimi nei week-end, ancor prima che ci riuscissero i tecnici HRC, i suoi salvataggi hanno impressionato i fan e “scaldato” le tv. Al termine delle qualifiche in Indonesia aveva preannunciato che avrebbe attaccato e si sarebbe preso dei rischi, facendo magari un passo indietro con una RC213V che dopo le modifiche invernali non sente ancora sua, specie per quanto concerne il feeling sull’avantreno. Ma l’incidente nel warm-up fa male dal punto di vista psicologico e del morale, potrebbe mettere la parola fine sulle speranze iridate del 2022.

Il compagno di squadra Pol Espargarò punta l’indice contro Michelin, che ha portato una gomma diversa rispetto ai test invernali del mese precedente. “Quando ci lamentiamo della Michelin non è perché ci piace, ma per i problemi che ci ha portato il suo cambiamento. Marc è stato fortunato a non infortunarsi, ma se fosse successo sarebbe stato il risultato di una cattiva decisione di un fornitore“. Marc Marquez mette da parte ogni polemica, forse consapevole che la vera causa della caduta non è attribuibile ad una gomma che è cambiata per tutti i piloti. Ma ammette: “Ho avuto un incidente abbastanza grave nel warm up, forse uno dei più grandi che abbia mai avuto. Sono stato all’ospedale e, anche se non ci sono problemi seri, è stato deciso che non dovevo correre. Certo è un peccato, ma è la decisione migliore“. Alla fine il referto medico parla di commozione cerebrale e lividi al braccio. In altri tempi avrebbero forse optato per lasciarlo correre, stavolta è prevalsa la precauzione dichiarandolo ‘unfit’ per la gara di MotoGP. Resta da capire se Marc ‘L’Immortale’ sarà anche in grado di risorgere.

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