5 Ottobre 2021

MotoGP, Lucchinelli: caro Valentino Rossi non sono un leccac…

Marco Lucchinelli ritorna su Valentino Rossi a sei mesi dalla diatriba a distanza. L'ex pilota critico anche sul ritorno in MotoGP di Andrea Dovizioso.

MotoGP, Marco Lucchinelli

Da tempo non sentivamo parlare di Marco Lucchinelli. Precisamente dopo aver espresso la sua opinione in merito a Valentino Rossi che, a suo parere, avrebbe dovuto lasciare le corse per fare spazio ai giovani. Parole che fecero molto rumore, tanto che il campione di Tavullia gli rispose pubblicamente per le rime dal Qatar. L’ex campione del mondo ritorna a commentare un Gran Premio nel programma MotoG-Podcast de ‘La Gazzetta dello Sport’.

La risposta al Dottore 

Ma è l’occasione giusta per ritornare sull’argomento Valentino Rossi. “Per aver espresso una opinione mi hanno offeso, augurato la morte. Sui social sono tutti degli artisti, dei grandi – ironizza Lucchinelli -. Avevo detto solo a Valentino che doveva smetterla di correre, mi hanno dato del leccac… I leccac… sono quelli intorno a lui, che fanno le telecronache e stanno tutti a quattro zampe perché se no non lavorano“.

Campione del mondo con Suzuki nel 1981, dopo il ritiro dalle corse alla fine degli anni Ottanta, si è dedicato al ruolo di commentatore. “Non volevo essere offensivo. Ma se vedi uno che vinceva dieci gare e adesso fa fatica a fare zero punti… Vederlo dietro con la stessa moto che un altro sta davanti… Ma a me del leccac… non può essere dato. Sono un opinionista, non un suo fan. Voglio essere equo, vedo le gare e mi esprimo“. Una polemica implicitamente indirizzata ad altri commentatori di alta fascia. “Sono stufo di sentire Maro, Uccio, Morbido… Voglio sentire nome e cognome, perché l’importanza è quella. Sembrava di sentire Wanna Marchi quando faceva le televendite“.

Bagnaia, Morbidelli… e Dovizioso

Come non detto, Valentino Rossi si ritirerà al termine di questa stagione MotoGP, all’età di 42 anni. Lascia in eredità alcuni giovani emergenti che possono ambire al titolo mondiale. Ma secondo Marco Lucchinelli bisogna andarci piano… Bagnaia “mi piace come corre. Spero che con il fatto che manchi Valentino chi fa le telecronache non si attacchi troppo con Bagnaia. Diamogli quello che merita, però da non esagerare. Non ce l’lo con Valentino, ma con gli adepti della banda che non sono equi nel giudizio molte volte… Morbidelli ha dimostrato di poter vincere. Adesso arriveremo che ce ne sono tanti, prima era uno adesso sono tanti“.

Solita lingua tagliente, l’ex pilota ligure ha qualcosa da ridire anche sul ritorno di Andrea Dovizioso in MotoGP. “Non ci sono per i rientri. Quando uno va via basta che sta fermo un po’ cambia tante cose. Io non l’avrei fatto neppure per soldi. Non doveva essere richiesto da Aprilia e Yamaha…Sembrava ci fosse solo lui, ma ci vuole il cucù per prendere i tempi“.

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5 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    Lucchinelli ha il coraggio di dire ciò che pensa senza fare tanti giri di parole. Marco esaltava Rossi nei tempi d’oro e lo faceva con la solita onestà carente su Sky.
    Meda è nato con Rossi e sparirà senza il personaggi più popolare.

  2. Anonimus ha detto:

    Condivido le critiche nei riguardi dei telecronisti fin troppo di parte, ma per il resto è meglio che posi il fiasco.

  3. alessandro.rocca7_15671381 ha detto:

    E’ dura per le persone che hanno vissuto un (concluso) momento di gloria. “Io dico quello che penso” e con questa frasetta si appuntano il diritto di sputacchiare un po’ di bile su quelli che il plauso del pubblico ce l’hanno ancora. Malcelata invidia? Nooo, la loro è “sincerità”, sono gli altri ad essere appecorati leccatori… VR a fine stagione si appresta ad entrare nella leggenda. E’ (giustamente) celebrato dall’altra parte del mondo, perché non dovrebbe esserlo in Italia? Quante volte ha fatto risuonare il nostro inno nazionale? D’altronde non siamo ciechi: VR non vince più. Ma se le case hanno continuato a far correre piloti come lui o come il Dovi, evidentemente hanno trovato della convenienza che il nostro malmostoso “opinionista” non riesce a vedere. Del resto, si capiva già benissimo quanto ML soffrisse la vicinanza del ben più blasonato Agostini quando “opinavano” affiancati.

  4. AlexGSX ha detto:

    E’ dura per le persone che hanno vissuto un (concluso) momento di gloria. “Io dico quello che penso” e con questa frasetta si appuntano il diritto di sputacchiare un po’ di bile su quelli che il plauso del pubblico ce l’hanno ancora. Malcelata invidia? Nooo, la loro è “sincerità”, sono gli altri ad essere appecorati leccatori… VR a fine stagione si appresta ad entrare nella leggenda. E’ (giustamente) celebrato dall’altra parte del mondo, perché non dovrebbe esserlo in Italia? Quante volte ha fatto risuonare il nostro inno nazionale? D’altronde non siamo ciechi: VR non vince più. Ma se le case hanno continuato a far correre piloti come lui o come il Dovi, evidentemente hanno trovato della convenienza che il nostro malmostoso “opinionista” non riesce a vedere. Del resto, si capiva già benissimo quanto ML soffrisse la vicinanza del ben più blasonato Agostini quando “opinavano” affiancati.

  5. ceccorapo ha detto:

    E bravo Lucchinelli! Pane al pane e vino al vino, anche a costo di essere impopolare e non sempre condivisibile in quel che dice. Conosce Rossi da quando il futuro miglior pilota del motomondiale degli anni 2000 era un “microbo” che stazionava nel box del suo babbo Graziano (lo chiamavano Virus) con la sua bella mamma, così come conosce bene cosa vuol dire andare in moto: ai suoi tempi i rischi erano di molto superiori e i guard rail erano molto più vicini alla pista. E Giacomo Agostini li conosce ancor di più, anche se le sue moto, in curva, non erano così veloci come quelle di ora.Gli do ragione in toto su quanto dice dei telecronisti e degli arruffaparole che commentano il motomondiale, stucchevoli, fanno veramente arabbiare coi loro versetti e con i vezzeggiativi con i quali mancano di rispetto ai ragazzi che corrono in pista: nome e cognome, capito commentatore di moto 2 e moto 3 ?