15 Aprile 2022

MotoGP, Livio Suppo step-1: Suzuki pronta al primo colpo

Livio Suppo, team manager Suzuki, esclude un team satellite per la prossima stagione MotoGP. Ma l'attenzione è rivolta alla Moto2.

MotoGP, Team Suzuki

Livio Suppo si muove dietro le quinte del paddock MotoGP per pianificare il futuro del suo nuovo marchio Suzuki. Difficilmente la Casa di Hamamatsu avrà un team satellite nel 2023, ma l’attenzione del team manager e dei vertici nipponici è rivolta alla Moto2. Una tendenza comune a molti Brand della classe regina che supportano attivamente una squadra della middle class per promuovere e ingaggiare nuovi piloti, un po’ come da anni fa KTM con il team Ajo. Da quest’anno Yamaha ha finanziato un team che collabora con VR46, Honda gestisce il Team Asia nelle due classi minori.

Suzuki in MotoGP senza satellite

Potrebbe essere questa la prima zampata di Livio Suppo per celebrare il ritorno nel paddock. “Penso che KTM abbia fatto un ottimo lavoro in Moto3, Moto2 e MotoGP negli ultimi anni“, ha detto il team manager a Motorsport-Total.com. “Sarebbe un’ottima idea che i piloti si preparassero almeno dalla Moto2, la Moto3 sarebbe difficile per noi“. Dal ritorno in MotoGP nel 2015, Suzuki si è costantemente concentrata sui giovani talenti, vedi Vinales, Mir, Rins… Più difficile immaginare una squadra satellite in classe regina a breve termine. “Sappiamo che Suzuki attende da diversi anni. C’è molto da fare prima di poterci pensare“.

Carmelo Ezpeleta da tempo spera di poter avere sei costruttori in MotoGP ognuno con un suo team privato, ma per adesso è un sogno. Ducati può vantare otto Desmosedici GP in griglia, Aprilia e Suzuki nessuna moto satellite. “Prima di tutto dobbiamo essere contenti di avere 24 moto in griglia e che siano tutte più o meno competitive“, ha aggiunto Livio Suppo. “Anche una moto dello scorso anno è competitiva. Secondo me è meglio per un rookie quando la moto è già sviluppata. La velocità massima della Ducati è ovviamente molto forte… D’altra parte avere otto Ducati è meglio di tante moto non competitive”.

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