26 Maggio 2022

MotoGP, Livio Suppo e l’idea del team satellite: “Dorna dice no”

Livio Suppo alla vigilia del week-end di MotoGP al Mugello parla della situazione al box Suzuki e dell'era post Valentino Rossi.

MotoGP, Livio Suppo

Livio Suppo è ritornato in MotoGP appena qualche mese fa, ne uscirà al termine del campionato a causa dell’addio di Suzuki al Mondiale. Ha ereditato il ruolo di team manager da Davide Brivio, che fortunatamente ha ben pensato di restare in Formula 1. Ma nel week-end di Jerez il fulmine a ciel’ sereno che stronca anticipatamente il suo contratto triennale con la Casa di Hamamatsu. In realtà il tecnico italiano aveva appreso delle intenzioni aziendali qualche giorno prima del test in Andalusia. “Ho cercato in tutti i modi di far cambiare idea a Shinichi Sahara, project leader Suzuki: impossibile“.

MotoGP alla ricerca di una Casa

Dal prossimo anno Joan Mir e Alex Rins troveranno sicuramente una sella libera, alcuni del team probabilmente dovranno guardarsi intorno, altri usciranno definitivamente dal paddock. Circa le motivazioni di una simile decisione Livio Suppo non sa molto più degli altri. “Io non ho mai incontrato i vertici Suzuki, anche perché fino a poco tempo fa c’era il divieto per i non giapponesi di entrare nel loro Paese. Mi ero presentato via mail, avevo raccontato la mia storia, spiegato l’importanza di avere un team satellite… tra poco non avremo neanche quello ufficiale“. Eppure i risultati non sono mai mancati sin dal ritorno in MotoGP, compreso un titolo mondiale nel 2020.

Suzuki è sicuramente uno dei gruppi più piccoli, sia a livello numerico (50 le persone impegnate nel reparto corse ad Hamamatsu) sia finanziario. Ma ha saputo mettersi dietro molti colossi, lo sviluppo del motore ha “creato parecchio imbarazzo in Yamaha“. Inutile provare a salvare il team, secondo Livio Suppo non ci sarà spazio per un team satellite: “Mi piacerebbe farlo, ma questo si scontra con la volontà della Dorna di non avere due moto satelliti in più“, racconta a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Per il valore del campionato non cambia niente, in più si tengono le mani libere, qualora un altro costruttore dovesse decidere di entrare”.

GP del Mugello senza Valentino

Domani inizierà il GP del Mugello, sarà il primo senza Valentino Rossi dell’era MotoGP. Per Livio Suppo poco o nulla cambierà rispetto allo scorso anno. “Il fenomeno Valentino si è affievolito un po’ alla volta e, sinceramente, tra un Mugello come il 2021, quando era fuori dai punti, e uno senza di lui, meglio il secondo. E lo dice chi lo ha visto correre quando era imbattibile, per me era un incubo. Se poi la gente non verrà, vuol dire che in questi anni Vale non è riuscito a far crescere il movimento, ma solo a fare affezionare la gente a lui“.

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