23 Gennaio 2023

MotoGP, Lin Jarvis avverte: “Più incertezze e rischi”

Le gare sprint potrebbero essere l'ago della bilancia nella stagione MotoGP '23. Lin Jarvis sottolinea rischi e incertezze per tutti i team.

MotoGP, Lin Jarvis

E’ tempo di presentazioni ufficiali per i team della MotoGP. Yamaha ha aperto il giro di valzer a Jakarta e guarda già alla preseason con un certo interesse. Fabio Quartararo e Franco Morbidelli saranno gli unici piloti con motore 4 cilindri in linea, nessun team satellite a sostegno e una YZR-M1 che necessita di più cavalli se vuole tenere il passo delle Ducati e delle altre rivali. Il campione francese ha incassato il titolo mondiale nel 2021 e si è affermato vicecampione nel 2022, ma arriverà ai nastri di partenza con un dubbio che accomuna tutti: le gare sprint.

Il rebus del nuovo format MotoGP

La prossima stagione conterà 21 GP e 42 gare, con doppia possibilità di fare punti. Le Sprint Race saranno un campo da esplorare per tutti i costruttori, visto che il regolamento consente di variare alcuni elementi delle moto per le sfide del sabato, come il serbatoio della benzina. I team sono liberi di scegliere se montarne uno ad hoc con capacità di 12 litri o usare quello tradizionale riempito a metà. Lin Jarvis non nasconde una generale incertezza nel paddock MotoGP. “Questo format è nuovo per tutte le Case e tutti i team, per adesso c’è incertezza. Non credo che avremo bisogno di un motore aggiuntivo perché probabilmente percorreremo lo stesso numero di chilometri. E per quanto riguarda il budget – ha dichiarato a Speedweek.com –, non prevediamo ulteriori costi nemmeno per le componenti“.

Una prova di forza e adattamento

A cambiare sarà l’approccio e l’assegnazione di punti, fondamentale per la corsa al titolo mondiale. Le prove libere4 vengono cancellate definitivamente per dare più spazio alla competizione anche nella giornata del sabato. “Ci saranno più incertezze e rischi nelle gare che nelle prove libere, quando vai al limite devi aspettarti più cadute“, ha ricordato il manager della Yamaha. “In gara possono accadere tante cose strane. Quindi un problema che potremmo incontrare sono gli infortuni del pilota, il rischio sarà più alto di prima“. Sarà un tour de force per i team di tecnici e meccanici che dovranno accelerare sui tempi di ricerca di assetto (diversa dalla gara domenicale) e allestimento delle moto. La resistenza fisica degli atleti verrà messa a dura prova: “Si pretende molto dai piloti. Non è facile padroneggiare le MotoGP a questa velocità, con tutte le forze che gravano sui piloti“.

Il Mondiale 2023 potrebbe essere fortemente condizionato dalle gare sprint. I piloti avranno maggiori responsabilità e dovranno fare i conti con una strategia diversa dal passato. “La squadra che si adatta meglio vincerà il titolo – ha concluso Lin Jarvis -. Dobbiamo assolutamente pianificare a lungo termine e pensare all’intera stagione. Bisogna capire come rimanere al top e metterti in gioco per tutta la stagione fino alla fine di novembre“.

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Foto: MotoGP.com

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