18 Aprile 2023

MotoGP, la telemetria condanna Bagnaia: era fuori traiettoria

Il campione MotoGP Francesco Bagnaia cerca un motivo per la sua caduta in Texas. I dati della telemetria danno una risposta scientifica.

MotoGP, Francesco Bagnaia

Ducati inizia la stagione MotoGP con il freno a mano tirato dopo le due cadute di Francesco Bagnaia e l’infortunio di Enea Bastianini a Portimao. Il campione in carica ha rimediato un doppio zero, non ha approfittato in pieno dell’assenza di Marc Marquez e del collega di box. 53 i punti in classifica che valgono il secondo posto, un inizio di campionato che ricalca un po’ quello dell’anno scorso.

Il commento di Luca Marini

La strada è ancora lunga ma servirà un altro click mentale per avvicinarsi al sogno iridato bis. Al termine del GP di Austin Francesco Bagnaia s’interrogava sui motivi di una caduta apparentemente assurda. A freddo arrivano le prime sensazioni degli esperti, a cominciare dal collega e compagno di Academy Luca Marini. “Ho visto la linea di Pecco, era molto stretta. Per tutto il fine settimana ha preso la curva 2 più veloce di qualsiasi altro pilota Ducati. Forse anche il vento ha contribuito, lui si è avvicinato alla curva un po’ bruscamente e l’ha presa circa 10 km/h più veloce di noi“.

Il motivo della caduta

Non c’è stato ancora un confronto diretto con gli ingegneri Ducati dopo quanto accaduto in Texas, ma tutto porta a pensare che le responsabilità siano da addebitare al pilota. Fioccano i primi dati della telemetria e dalle immagini aeree è evidente che Francesco Bagnaia ha preso una traiettoria più larga in curva 3 rispetto agli altri. Lo scarso grip dell’asfalto texano ha fatto il resto e non ha lasciato scampo. I dati della telemetria evidenziano come la Ducati Desmosedici GP23 fosse 30 centimetri più all’esterno della traiettoria ideale quando ha affrontato la curva 3. Alla fine la caduta “senza motivo” ha trovato un fondamento matematico.

La prossima tappa MotoGP

Gigi Dall’Igna e molti membri Ducati hanno lasciato il COTA con il primo volo post gara, ancora nessun faccia a faccia con il campione MotoGP. Il passare dei giorni servirà anche a raffreddare l’animo di Bagnaia e poter così analizzare più lucidamente la caduta. Tra poco più di una settimana si ritorna in pista a Jerez per la quarta tappa stagionale, dove rientreranno anche due competitor di prima classe come Bastianini e Marquez. La Honda nelle mani di Alex Rins ha dimostrato che può fare cose eccelse anche con un divario tecnico ancora palpabile. Nelle mani di Marc potrebbe risorgere quel binomio vincente che ha monopolizzato la Top Class dal 2013 al 2019.

Le occasioni sprecate

45 i punti persi tra Argentina e Stati Uniti, fa male la caduta quando ci si ritrova a lottare per la vittoria. A Termas può anche starci una caduta sul bagnato, quella sull’asciutto di Austin deve fare riflettere. Due errori in tre weekend che costringono Francesco Bagnaia ad un’altra rimonta e a vincere. Perché alla fine conterà il risultato finale e in caso di mancato obiettivo iridato certe cadute influiscono sulle valutazioni aziendali. Marco Bezzecchi resta leader in classifica con 11 punti di vantaggio e di questo passo potrebbe accreditarsi per un posto nel team Ducati factory. Sono valutazioni di inizio Mondiale, ma se il tempo sarà galantuomo si prospettano clamorosi colpi di scena da qui al prossimo anno.

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Foto: Ducati Corse

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