19 Marzo 2022

MotoGP, la nuova linea Dall’Igna: “Ducati con base più standard”

Dopo le qualifiche MotoGP in Indonesia Ducati si riconferma ai vertici. Gigi Dall'Igna svela le nuove direttive post Qatar.

MotoGP, Jack Miller e Pecco Bagnaia

La Ducati non è in pole position nella gara di Mandalika, ma anche questo week-end conferma che le Desmosedici GP sono moto versatili e che possono dettare legge su qualsiasi circuito. In prima fila ci sono Jorge Martin e Johann Zarco, in seconda Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Sei Rosse nelle prime quattro file, con Luca Marini e Marco Bezzecchi che hanno mancato la Q2 per un soffio. Gigi Dall’Igna traccia un bilancio positivo al termine delle qualifiche in Indonesia, soprattutto in visione futura.

Lavori in corso al box Ducati

Il GP del Qatar si era rivelato deludente con l’uscita di tre delle Ducati ufficiali prima del traguardo, anche se a vincere alla fine è stato Enea Bastianini. La preseason è stata più difficile del previsto, con poco tempo a disposizione per poter provare tutti gli aggiornamenti. “Dopo il Qatar era arrivato il momento di fare qualche ragionamento su quanto successo. Qui abbiamo fatto degli aggiustamenti e modifiche di cui dobbiamo ancora capire tutto. Arriviamo da due test abbastanza complicati, a Sepang non andavamo due anni e Mandalika era un circuito nuovo. Fare due test importanti su circuiti quasi nuovi è stato complicato“.

Il trionfo di Bastianini nella gara di esordio del 2022 ha fatto riflettere a lungo i vertici di Borgo Panigale. Spingendo a fare qualche piccolo passo indietro per poterne fare due in avanti nelle gare successive. “In Qatar ha vinto una Ducati, era giusto ripartire da una base un po’ più standard, ma non significa che abbiamo scartato le nostre idee per questa stagione. Ma queste idee potranno venire buone in un secondo momento dopo averle studiate un po’ di più“.

Ducati regina silente della MotoGP

Al marchio emiliano seve tempo prima di poter schierare in pista una Rossa di fuoco. Si continua a parlare di abbassatore all’anteriore, un sistema che qui sembra non sortire effetti per via della natura del tracciato. “Tutte le evoluzioni portano dei vantaggi soprattutto su determinate piste, questo non è un circuito dove si impenna particolarmente, quindi quel tipo di soluzione non ci avrebbe dato un vantaggio e con qualcuno abbiamo deciso di fare delle scelte diverse. Sono scelte differenti e del momento che possono essere rivalutate nel corso della stagione – ha aggiunto Gigi Dall’Igna -, quando magari quelle soluzioni possono essere più favorevoli“.

Nonostante le critiche dei giorni scorsi Ducati sembra la MotoGP più consistente fino a questo momento. “Essere sul banco degli imputati e vincere non dispiace. Questa è solo la seconda gara, le moto sono diverse… In Qatar abbiamo raccolto poco con le moto ufficiali, ma erano nelle posizioni buone. Qua stiamo lottando per le posizioni che contano. Sono contento di quanto abbiamo sviluppato e in prospettiva possiamo fare bene. Queste sono piste particolari, bisognerà arrivare in Europa per avere un chiaro quadro della situazione. Mandalika è una pista particolare e non può essere una cartina di tornasole“.

A breve ci sarà da discutere anche di contratti e sia Jorge Martin che Enea Bastianini si stanno rivelando insidiosi per Jack Miller e la sua sella nel team factory per la prossima stagione MotoGP. “Martin e Bastianini si impegnano, lottano con il cuore e devono essere sicuramente simpatici. Sono entrambi bravi ragazzi e grandissimi talenti, stiamo cercando di aiutare tutti con il miglior materiale possibile, consigliandoli dal punto di vista tecnico e umano per farli rendere al meglio“.

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