18 Agosto 2021

MotoGP, Jorge Lorenzo: “Un lusso godersi la vita senza lavorare”

Jorge Lorenzo avverte nostalgia del paddock MotoGP, ma confessa il piacere di godersi la vita senza lavorare, dedicandosi a sport e investimenti in borsa.

MotoGP, Jorge Lorenzo

Jorge Lorenzo resta uno dei personaggi più mediatici della MotoGP anche a distanza di quasi due anni dall’addio. Ha trascorso la stagione 2020 sotto contratto Yamaha, compiendo a malapena due test in sella alla M1. Senza mai avere la possibilità di far parte di un progetto interessante e capace di coinvolgerlo. Per qualche tempo sembrava vicino alla Aprilia in veste di collaudatore, ma la richiesta economica ha fatto desistere la Casa di Noale. E adesso si gode la vita con qualche colpo nel mercato degli investimenti e finanziario.

Nonostante uno stile di vita alquanto agiato, il pentacampione non nasconde di avvertire la mancanza della MotoGP. “Quello che mi manca di più sono tutte quelle persone che ho conosciuto“, racconta in un’intervista ad ABC. “Gli amici che mi sono fatto per diciotto anni nel Mondiale e, soprattutto, vincere“. Le giornate di Jorge Lorenzo non sono certo noiose e continua a tenersi costantemente in forma. “In generale, cerco di dormire molto, mi alzo, faccio colazione e passo le mattine a fare sport, alcuni giorni più cardio e altri più pesi. Poi guardo un po’ gli investimenti, la borsa e il pomeriggio di solito ho il giorno libero“.

Dalla vittoria al tempo libero

Nella sua lunga carriera ha vinto ben cinque titoli iridati, tre in MotoGP con la Yamaha. Una prova di forza personale che lo ha aiutato a crescere dal punto di vista umano e professionale. “Penso che la cosa più difficile sia arrivarci: vincere una gara e poi un campionato. Poi tutto diventa più facile, perché sai già che è possibile realizzarlo, devi solo ripeterlo. Perché anche se hai dei dubbi sul fatto che tu possa riuscirci o meno, pensi di averlo già fatto una volta e questo rende più facile rimanere motivati“.

A spezzare la carriera di Jorge Lorenzo hanno contribuito non poco gli infortuni. Il peggiore all’età di 22 anni, quando nella mente gli è passato il pensiero di mollare. Ma solo l’ultima esperienza in Honda, costellata di risultati non all’altezza del suo tenore, lo hanno spinto a dire addio alla MotoGP. Adesso è il momento di godersi i frutti del suo lavoro. “Per me è un lusso godersi il tempo libero e non avere la necessità di lavorare“. Tra dieci anni come immagina la sua vita? “Con più capelli grigi, più anziano, felice e in buona salute, che alla fine è ciò che conta di più“.

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