3 Gennaio 2023

MotoGP, Joan Mir chiama Marc Marquez: “Spingiamo nella stessa direzione”

Nella stagione MotoGP '23 Marc Marquez e Joan Mir saranno compagni di box. I due campioni depongono l'ascia di guerra dopo i tanti screzi del passato.

MotoGP, Joan Mir

Con l’inizio del nuovo anno solare Joan Mir può finalmente parlare da pilota Honda. La squadra hapostato le prime immagini del maiorchino con i colori HRC,poi è uscita la prima intervista ufficiale. Sarà un biennio ricco di sfide e ambizioni, Repsol Honda vuole lavare l’onta dell’ultimo posto in classifica. Il prossimo test di Sepang sarà il primo vero banco di prova per i piloti dell’Ala dorata che attendono evoluzioni decisive per la RC213V.

Joan Mir pronto per la nuova sfida

Honda non ha voluto perdere tempo a presentare il neo arrivato Joan Mir con i suoi colori. All’indomani dell’ultima gara a Cheste con Suzuki, il maiorchino ha fatto il suo ingresso nel box factory, per studiare i primi dettagli ergonomici e scambiare opinioni con manager e ingegneri. “Quando vieni da un’altra squadra, devi abituarti a nuove persone e alla dinamica lavorativa, che è completamente diversa da quella che ho avuto io. Abbiamo fatto un ottimo test ed è stato come il primo giorno di ritorno a scuola“.

La nuova sfida non si preannuncia certo facile per il campione MotoGP, ma il colosso giapponese ha tutte le carte in regola per ritornare alla ribalta. “Cerco di adattarmi a questa nuova sfida con ottimismo e voglia di iniziare bene in una nuova squadra. Personalmente, mi piace sempre questo tipo di sfida, conoscere cose nuove. Mi sono piaciuti i test e non vedo l’ora di incontrare altre persone della squadra“.

Titolo MotoGP unico obiettivo

La Honda RC213V è una moto molto fisica, soprattutto se confrontata con la Suzuki GSX-RR che ha guidato per quattro stagioni. Inoltre dovrà adattarsi ad un motore V4 che richiede uno stile ben diverso dal 4L. Nella pausa invernale Joan Mir svolge ha svolto più allenamento fisico che tecnico, per arrivare al top della forma al precampionato MotoGP che partirà a febbraio in Malesia. Vestire i panni Honda è motivo di orgoglio per qualunque pilota, pur consapevole che con questo marchio hanno fallito tanti piloti, anche campioni affermati come Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Alex Marquez.

Ma non teme di fallire: “Penso di essere in un buon momento e sono anche giovane per provare a ripetere ancora una volta quello che abbiamo fatto in passato“. L’obiettivo non può che essere il titolo mondiale. “Fare parte di questa squadra significa più pressione, perché qui conta solo vincere. So di arrivare in un momento difficile, ma l’obiettivo è portare questa squadra dove merita“.

Il confronto con Marc Marquez

I sogni aiutano a raggiungere orizzonti importanti, bisogna però fare i conti con la realtà. Verosimilmente Joan Mir necessiterà di una fase di adattamento. Le prime gare serviranno soprattutto a conoscere meglio la RC213V, da metà stagione potrebbe ambire al podio in modo più costante. Non sarà facile condividere il box con Marc Marquez che, dopo un triennio di buio, punta a ritornare alla carica. Resta il pilota più titolato della MotoGP in questo momento, può essere uno stimolo a fare bene, ma anche un ostacolo per chi vuole puntare in alto. “Puoi condividere alcuni dati con lui e puoi imparare molto dall’interno. Però se non vai come vorresti, avrai sempre un pilota tosto dall’altra parte del garage“.

In passato non sono mancati degli screzi fra i due, specie in merito alle scie in qualifica. Adesso che corrono con lo stesso marchio bisognerà posare l’ascia di guerra e concentrarsi soltanto sul bene comune della Honda. “Durante il test ho potuto fare qualche giro con lui e condividere anche alcuni dati. Sa esattamente come funziona questa moto. Riesce a entrare in curva molto velocemente, probabilmente più veloce delle moto che ho provato in passato. Inoltre, il modo in cui la moto eroga potenza è diverso rispetto a quanto provato prima. Devo abituarmi , mentre Marc lo sa fare molto bene“.

In Malesia e Portogallo ci saranno due test ufficiali di importanza decisiva per molti aspetti. Gli ingegneri Honda sono chiamati ad un salto di qualità consistente per riportare la RC213V ad un livello tale da poter rincorrere il titolo MotoGP. “Spingere insieme nella stessa direzione è molto importante, piuttosto che ogni pilota lo faccia da solo – ha concluso Joan Mir -. Vogliamo intraprendere la strada giusta insieme“.

Jonathan Rea la splendida biografia: “In Testa” disponibile su Amazon

Lascia un commento