2 Settembre 2020

MotoGP, Jack Miller: “Maverick Vinales ha il cuore di un serpente”

I battiti cardiaci hanno assunto un ruolo importante nella MotoGP. Jack Miller elogia il suo avversario Maverick Vinales: "È un po' serpente".

MotoGP, Maverick Vinales e Jack Miller

Maverick Vinales può vantare un primato nella classe MotoGP: la più bassa frequenza dei battiti cardiaci in gara. Da quando la grafica televisiva trasmette i dati sulla frequenza cardiaca, il pilota Yamaha ha potuto segnare questo primato. “Non so cosa sia Vinales, un serpente o qualcosa del genere, o il suo cuore non funziona!“, ha scherzato Jack Miller. “Ho appena visto che hanno fatto un confronto e io sono a 160 e Vinales a 120“.

Nel corso dell’ultimo inverno il rider di Figueres ha lavorato molto anche sulla mente oltre che sul fisico. Da tempo inoltre si fa affiancare da uno psicologo sportivo per gestire al meglio i momenti di stress, fino a qualche tempo fa il suo tallone d’Achille. Il cuore del pilota australiano, invece, viaggia a ritmi più alti. “Sono sicuro che il mio non era nemmeno al punto più alto quando stavo facendo quei giri“, racconta il futuro alfiere del team Ducati factory. “Non ho mai superato i 200 – riporta Crash.net -, penso che il massimo che ho avuto in un test – e questo è stato 3 anni fa – è stato 199. Se mi alleno sulla bicicletta arrivo a 175-180. Penso che il il massimo che ho avuto sulla bicicletta sia stato 188“.

Nel corso di un week-end di MotoGP il cuore raggiunge i suoi picchi in griglia di partenza. Quella è la fase di maggiore adrenalina, con l’ansia che sale e da gestire. “Penso che l’inizio della gara è il punto con i battiti più alti per me“, aggiunge Jack Miller. “E se sei in lotta soprattutto nei primi due giri, sarà alle stelle. Poi puoi stabilizzarlo intorno a 160. So che con la moto da cross rimane intorno a 172. Questa è la mia media normale per un allenamento in moto di 25 minuti“. E tornando al “cuore di elefante” di Vinales… “Il suo non funziona allo stesso modo del mio… ha meno giri al minuto, è un po’ serpente“.

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