23 Maggio 2021

MotoGP, Jack Miller: corpo e mente al servizio della Ducati

Jack Miller è il pilota MotoGP del momento: a Jerez ha dimostrato di avere la potenza, a Le Mans la concentrazione per vincere. Ducati può sognare...

MotoGP Jack Miller

Jack Miller è un fiume in piena dopo la seconda vittoria stagionale in MotoGP a Le Mans. Non si è fermato un attimo: direzione Montmelò per una giornata di allenamento in Superbike, poi a Malaga per un evento con il marchio di escavatori Caterpillar. Ha indossato scarpe antinfortunistiche, giubbino da lavoro e il suo solito sorriso oceanico. In futuro il pilota Ducati rappresenterà il marchio Cat all’estero. Ha fatto visita al “Centro di dimostrazione e apprendimento Caterpillar” e, dopo le foto di rito, ha tenuto una prima lezione a bordo del mostro edile. “È stata una delle cose più belle che abbia mai fatto“.

Dalla MotoGP all’edilizia il passo non è scontato, ma Jack Miller stupisce anche per questo. E porta un pizzico di Motomondiale anche in un ambiente così polveroso non solo con la sua presenza, ma anche con il suo casco che indossa in cabina di comando. La forza di un uragano sull’asciutto, la calma e la massima concentrazione sul bagnato. Un mix che lo ha portato alla ribalta di questo inizio campionato, iniziata tutta in salita per i problemi all’avambraccio. Lucido e freddo, non ha perso neppure un giorno per entrare in sala operatoria. Un “pit stop” chirurgico che ha subito premiato. Ma guai a pensare che dietro la maschera del ‘bad boy’ ci sia un’anima glaciale.

Da Jerez a Le Mans… fino al Mugello

A Jerez è scoppiato in lacrime prima di salire sul podio e festeggiare con la squadra. Del resto dall’ultima vittoria in classe regina era passato abbastanza tempo: Assen 2016. In Francia, invece, era molto più sorridente. La vittoria gli ha dato la conferma di poter lottare per il titolo MotoGP e aver recitato la sua parte da leone. Perché sull’asciutto serve costanza e velocità, ma nelle condizioni miste di Le Mans era soprattutto una questione di concentrazione. Ad ogni giro il limite era diverso, ci vuole il perfetto equilibrio tra fisico e mente. “Non mi sento fisicamente esausto“, ha detto Jack Miller dopo la gara. “Questa gara è stata più faticosa mentalmente che fisicamente“.

In verità tutto è girato alla grande nel box Ducati dell’australiano. È stato il più veloce nelle FP1 bagnate, è andato direttamente in Q2, si è qualificato in prima fila, ha lottato subito per la vittoria. Dopo il flag to flag si è ritrovato a dover inseguire e a scontare due long lap penalty. Ma era una domenica di grazia per ‘JackAss’, niente e nessuno avrebbe potuto fermarlo. Prossimo appuntamento al Mugello e sono in tanti a pronosticare “non c’è due senza tre”. Intanto festeggerà il rinnovo di contratto fino al 2022 con opzione sul 2023.

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2 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    La vittoria di Miller a Jerez è stata una tale liberazione che gli ha dato una carica diversa.
    A Le Mans ha corso in modo molto intelligente e
    senza innervosirsi dopo 2 long lap penalty.
    Miller,Zarco e Bagnaia sono 3 punte nell’arco della
    Ducati ma c’è un perioco..il fatto di rubarsi punti a
    vicenda. Non c’è un pilota chiaramente più forte degli
    altri e c’è equilibri. Bagnaia avrebbe bisogno di vincere
    assolutamente al Mugello.