23 Luglio 2022

MotoGP, Jack Miller ammette: “Crutchlow mi ha aiutato tanto”

Jack Miller ricorda i suoi primi anni in MotoGP, come è cambiata la sua vita e i motivi che lo rendono veloce in condizioni di pioggia.

MotoGP, Jack Miller

Jack Miller lascerà sicuramente il segno nel box Ducati dopo il passaggio alla KTM. L’australiano colpisce per il suo carattere estroverso, per la battuta pronta, per emergere in pista quando le condizioni sono estreme. La pioggia sembra essere un’ottima compagna di viaggio per il 27enne pilota della MotoGP che ha raccolto tre podi e 91 punti nella prima parte di stagione. Sotto la pioggia ha ottenuto due delle sue tre vittorie in MotoGP: nel 2016 con la Marc VDS-Honda ad Assen, nel 2020 a Le Mans con la Ducati ufficiale.

Miller re del bagnato

Come spiegare la sua intraprendenza in condizioni miste o di bagnato? In parte è merito dei suoi allenamenti sullo sterrato, in parte dalla sua nazionalità. “Noi australiani siamo abituati a guidare moto diverse. Andiamo d’accordo con tutti i tipi di moto, la moto non ha importanza. Se non capisco come si guida una moto sotto la pioggia, allora voglio impegnarmi fino a quando non ho imparato – spiega Jaxk Miller -. Se hai un buon feeling con la moto, questo ti aiuterà sicuramente sul bagnato. Avrai quindi un’ottima comprensione di cosa puoi aspettarti dalle gomme, in che condizioni si trovano in condizioni di pioggia e quanto puoi caricarle. Ma anche il mio stile di guida è utile sotto la pioggia, per il modo in cui muovo una moto da corsa”.

La preparazione fisica in MotoGP

Nella sua carriera il pilota australiano si è subito distinto per il salto “pindarico” dalla Moto3 a alla MotoGP. Nel 2014 si è affermato vicecampione nella classe cadetta con la KTM del team Red Bull Ajo, prima di passare sulla Honda RC213V del team LCR. Il debutto in classe regina non è stato indolore, dopo la prima stagione ha compreso che serviva uno stile di vita diverso e una preparazione fisica molto più accurata. “All’epoca, ho tratto vantaggio dall’aver trovato Cal Crutchlow come compagno di squadra, mi ha aiutato molto con gli allenamenti. Mi ha fatto capire su cosa devi investire in questo settore se vuoi avere successo in MotoGP. L’ho capito subito“.

Negli ultimi anni ha messo massa muscolare, il peso è cambiato di poco, ma la sua vita ha avuto un cambiamento radicale. “Sono convinto di essere uno dei ragazzi più in forma sulla griglia – ha sottolineato Jack Miller a Speedweek.com -. Non voglio fingere che mi piaccia il mio allenamento, perché a nessuno piace. Ma hai visto, per esempio, quest’anno nella gara al Sachsenring. A 36 gradi, quella è stata forse una delle gare più faticose della mia carriera. Mi sono sentito bene dalla A alla Z. E se riesci in una gara così calda, allora sei ben preparato per tutte le altre competizioni“.

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