27 Luglio 2022

MotoGP, Honda è Marquez-dipendente: “Siamo tutti preoccupati”

Honda si riscopre dipendente da Marc Marquez: l'evoluzione del prototipo MotoGP 2023 dipende dalle sue decisioni.

MotoGP, Marc Marquez

Il team Repsol Honda attende il ritorno di Marc Marquez per cercare di uscire dalla crisi in cui è caduta dopo lo scorso inverno. Non che i risultati siano stati nettamente migliori nel biennio MotoGP 2020-2021, ma la RC213V era ancora una moto capace di ambire al podio. Invece dopo la P3 di Pol Espargarò a Losail si sono susseguiti dieci GP in cui la moto dell’Ala dorata è sempre rimasta distaccata dal gruppo di testa. La presenza del campione di Cervera è sicuramente indispensabile per gli ingegneri HRC, motivo per cui ai box sperano di averlo almeno per un test entro la fine del campionato.

L’attesa di Marc Marquez

Immaginare Marc Marquez in azione al test di Misano a settembre sembra prematuro, ma fino all’ultimo test MotoGP di novembre ci sarà tutto il tempo per recuperare. Iniziata la riabilitazione da qualche settimana, i medici dovranno monitorare il consolidamento dell’osso, scongiurare possibili infezioni, evitare stress fisici fino a quando non sarà giunto il momento decisivo. “Se potesse testare la moto in autunno o entro la fine dell’anno sarebbe la cosa migliore per i nostri ingegneri, per capire in quale direzione dovremmo andare“, ha spiegato il team manager Alberto Puig.

L’ottimismo del nove volte iridato e l’assenza di dolore danno sia alla Honda che al pilota motivo di credere in un ritorno entro la fine dell’anno. E, soprattutto, una pronta e ottimale ripresa. “Non ho la sfera di cristallo. Speriamo che tutto vada bene questa volta. Tutto sembra a posto e lui si sente bene – ha aggiunto il manager catalano -. I medici sono felici e ogni giorno che passa è più positivo. Ora si tratta di guarigione ossea e poi aspetteremo e vedremo“. Massima priorità alla condizione fisica di Marc Marquez, ma senza dimenticare che dalle sue indicazioni dipenderà il futuro del team e del prototipo 2023. Honda ha capito che fino a quando ci sarà Marc Marquez in squadra dovrà muoversi nella sua direzione. Una filosofia rischiosa ma vincente, come dimostrato dal 2013 fino al giorno del terribile infortunio a Jerez nel 2020.

Lavori in corso sul prototipo MotoGP

Il primo passo sarà avere il fuoriclasse ai box durante l’estate, così che possa monitorare il lavoro svolto dai tecnici nelle ultime settimane. “Certo che è preoccupato. Siamo tutti preoccupati”, ha aggiunto il team manager. Dopo la gara sul bagnato di Mandalika tutto è andato nel verso sbagliato in Casa HRC, “nessuno è contento della situazione“. I problemi sono stati individuati, ma la soluzione richiede tempo, come anticipato anche dal collaudatore Stefan Bradl, che nell’ultimo triennio ha collezionato oltre venti presenze nel campionato MotoGP, tra wild card e sostituzioni. Già ad agosto Pol Espargarò e gli altri piloti del marchio giapponese avranno a disposizione qualche aggiornamenti del telaio, ma difficilmente l’alfiere di Granollers, in procinto di passare a KTM, avrà altre novità nel corso dell’anno. “La cosa più importante – ha concluso Puig – è migliorare la nostra moto e tornare al livello normale a cui Honda ci ha abituato“.

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